Varese, travolta e uccisa da un furgone: è morta la dottoressa Valeria Porcaro

La 49enne Valeria Porcaro, medico allergologo, è stata travolta e uccisa da un furgone in retromarcia: l’uomo è risultato negativo all’alcol test. Lascia il marito.

Varese, travolta e uccisa da un furgone: è morta la dottoressa Valeria Porcaro

È Valeria Porcaro, la vittima dell’incidente che è avvenuto ieri sera, giovedì 16 dicembre, a Varese. La 49enne,che viveva a Brinzio,in una delle ultime case del paese, verso Castello Cabiaglio, era un medico allergologo.

Sposata, senza figli, che lavorava anche in Svizzera, Valeria è stata travolta e uccisa da un furgone mentre stava salendo sulla sua auto. Inutili i tentativi di soccorrerla: è morta dopo essere stata ricoverata in ospedale. La vicenda ha sconvolto l’intera comunità, mentre proseguono le indagini delle forze dell’ordine. 

La tragedia

L’incidente si è verificato in via Monte Rosa. La donna era appena uscita dal poliambulatorio ed è stata investita dal furgone, finendo sotto il mezzo. L’azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu) ha inviato i medici e i paramedici del 118, in codice rosso, a bordo di un’ambulanza e un’automedica.

Per soccorrerla è stato necessario utilizzare dei cuscini pneumatici dei vigili del fuoco, poi la corsa all’ospedale di Varese con le manovre ventilatorie in corso e ancora il tentativo disperato nelle sale di rianimazione del pronto soccorso di Varese, dove la donna è spirata nella tarda serata. Era originaria di Napoli, dove era nata nel maggio del 1972. La polizia locale di Varese ha sottoposto il conducente del furgone all‘alcol test, ma gli esami hanno dato esito negativo. L’uomo avrebbe, secondo una prima ricostruzione, travolto la donna in retromarcia. Alle forze dell’ordine ha raccontato di non aver visto Valeria.

“Sì, certo che la conoscevamo. Una persona molto gentile, discreta. Uno shock per l’intero paese”, spiega il sindaco Roberto Piccinelli, profondamente toccato dalla tragedia. “Oggi per la pneumologia è una giornata buia – ricorda la dott.ssa Cinzia Gambarini, Direttore della Pneumologia varesina con cui collaborava la dottoressa – Valeria ci ha lasciati. Lei non era solo una nostra collega, era una donna solare, empatica con noi e i pazienti, grata anche per le piccole cose e piena di progetti ed entusiasmo per il suo lavoro. Il sole è un po’ meno luminoso per noi ma siamo grati di averla conosciuta, apprezzata e permettetemi di dirlo, amata”. 

Continua a leggere su Fidelity News