Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia: isolato allo Spallanzani

A Roma è arrivato il primo caso di vaiolo delle scimmie, sarebbe stato riscontrato in un giovane in arrivo dalle Canarie, ora isolato allo Spallanzani.

Vaiolo delle scimmie, primo caso in Italia: isolato allo Spallanzani

È stato possibile identificare rapidamente il virus, attraverso tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. Il paziente a Roma sta bene, è sotto controllo; intanto ci sono altri due casi sospetti. Su Twitter l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato ha affermato: “primo caso a livello nazionale del cosiddetto monkey pox, ‘vaiolo delle scimmie’. La situazione è costantemente monitorata”.

I casi rilevati in Spagna e Portogallo non sarebbero gravi al momento: “La trasmissione può avvenire attraverso le goccioline di saliva e il contatto con le lesioni o i liquidi biologici infetti”. Anche dagli Stati Uniti è arrivata la prima segnalazione, quindi un’epidemia confermata in tutto il mondo. 

Si tratta di un virus che è più comune nell’Africa Centrale e Occidentale, dove la trasmission avviene solitamente dal contatto diretto con animali infetti. ll virus in questione può però anche essere diffuso attraverso il contatto diretto con lesioni infettive della pelle, o dalla tosse e dagli starnuti di qualcuno che presenta un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie

L’Oms al momento non raccomanda alcuna restrizione per gli spostamenti: “Si tratta di un’infezione – spiega l’Istituto superiore di sanità – causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori”.

L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale. Nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche. Il periodo d’incubazione è 6-13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia presenta sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni.

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