Vacanze a Gallipoli, lo sfogo di un padre: "Niente acqua se paghi col bancomat, mia figlia aveva sete"

Un giovane padre in vacanza a Gallipoli ha denunciato su Instagram di non essere riuscito a comprare dell'acqua per la figlia perché il bar non accettava pagamenti con bancomat per importi inferiori ai 2 euro.

Vacanze a Gallipoli, lo sfogo di un padre: "Niente acqua se paghi col bancomat, mia figlia aveva sete"

Un episodio accaduto a Gallipoli ha riacceso il dibattito sull’obbligo di accettare pagamenti con il POS anche per importi minimi. Un giovane padre, in vacanza in Puglia con la famiglia, ha denunciato su Instagram di non essere riuscito a comprare dell’acqua per la figlia perché il bar dove si trovava non accettava il pagamento con bancomat per una spesa di soli 2 euro. Il video, diventato rapidamente virale, ha suscitato un’ondata di reazioni e ha riportato al centro della discussione il tema dell’utilizzo dei pagamenti elettronici anche per piccole somme.

Nel video, il padre racconta di essere entrato in un locale affollato di turisti per acquistare due bottigliette d’acqua. Una volta alla cassa, si è accorto di non avere contanti e ha quindi deciso di pagare con il bancomat. A quel punto, il barista gli ha comunicato che non accettavano pagamenti elettronici per cifre così basse. “Mi ha dato veramente fastidio, non solo per me, ma soprattutto per mia figlia, che aveva molta sete“, spiega il giovane padre, visibilmente irritato. Nel suo sfogo, il padre si rivolge direttamente ai commercianti: “Capisco che ci sono delle commissioni da pagare, ma con una bambina piccola, mi fai andare a cercare un bancomat a 10 minuti di distanza mentre mia figlia ha sete?“.

Il video ha raccolto migliaia di visualizzazioni e ha diviso l’opinione pubblica. Da una parte, molti utenti hanno espresso solidarietà e condiviso esperienze simili, lamentando la difficoltà di effettuare piccoli pagamenti con carta in diverse zone d’Italia. Dall’altra, c’è chi ha sottolineato che, soprattutto al Sud, è quasi sempre possibile chiedere un bicchiere d’acqua in un bar senza dover pagare, specialmente se si tratta di un bambino.

L’episodio ha rilanciato il dibattito sull’uso dei pagamenti elettronici, obbligatori per legge anche per importi minimi. Tuttavia, la realtà è che molti commercianti continuano a imporre limiti per l’uso del POS, citando le commissioni bancarie come giustificazione. Sebbene esistano sanzioni per chi rifiuta pagamenti elettronici, l’applicazione pratica della normativa risulta spesso carente, lasciando ampi margini di discrezionalità agli esercenti.

L’accaduto è stato ripreso anche dalla pagina social “Puglia Fenomenale“, che ha invitato i commercianti a maggiore attenzione verso i clienti, specialmente in situazioni come quella descritta: “Era meglio regalare la bottiglietta arrivati a questo punto. Sensibilizziamo affinché certi episodi non accadano più“.

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