Va a comprare una dose con il figlio nel passeggino: com’è finita a madre e pusher

E' andata a comprare una dose di sostanza illecita insieme al figlio lasciato nel passeggino: ecco come si è giustificata la giovane mamma della provincia di Brescia.

Va a comprare una dose con il figlio nel passeggino: com’è finita a madre e pusher

I carabinieri della Compagnia di Breno hanno arrestato nei giorni scorsi una donna di 38 anni che stava cedendo delle sotanze illecite ad un’altra coetanea. La cosa che ha destato sdegno e scalpore è il fatto che l’acquirente aveva portato con sè un neonato in carrozzina. Solo l’immediato intervento delle orze dell’ordine ha impedito la cessione. 

I fatti sono avvenuti nel Bresciano. Ancora una volta si parla di consumo di stupefacenti da parte di donne con figli. Durante un servizio di pattugliamento del territorio, l’attenzione dei carabinieri in servizio pattugliamento si è indirizzata verso una donna che è stata avvicinata dalla giovane mamma. Le due non si sono accorte di essere sotto controllo. 

Inizia la transazione, la giovane mamma cerca della cocaina, quindi tira fuori 40 euro per qualche grammo di quella polvere bianca. La transazione tra le due donne si è quasi subito interrotta dall’arrivo dei militari. La pusher è stata trovata in possesso di altre dosi di sostanze illecite. La donna ha tentato di giustificare il suo gesto dicendo che ha perso il lavoro ed ha bisogno di guadagnare. 

A causa dell’emergenza da Covid-19 sono tante gli esercenti che hanno abbassato le saracinesche. Attività che fino a qualche tempo fa permettevano di sfamare tante famiglie. Anche così sembrerebbe sia accaduto per la pusher, che nel giro di qualche mese ha dovuto inziare a lavorare nello spaccio per sfamare la sua famiglia. 

Qual è stata invece la motivazione data dall’altra ragazza? La giovane mamma sembra non aver avuto grande fantasia nel trovare una giustificazione. Poi ha optato per quella forse più banale: “L’ho comprata per un amico“. La pusher è stata arrestata per la detenzione delle sostanze illecite, quindi ha ammesso davanti al GIP tutte le sue mancanze. La donna è stata poi rimessa in libertà nell’attesa che venga celebrato il processo. 

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