Usa, un papà malato terminale lascia 17 lettere per la figlia

Mitchell Whisenhunt ha lottato per tanto tempo contro la sindrome di Marfan, una rara malattia genetica. L'uomo ha scritto in segreto 17 lettere, una per ogni anno della figlia fino al compimento dei suoi 18 anni

Usa, un papà malato terminale lascia 17 lettere per la figlia

Una storia commovente ha toccato l’America e mosso tutti in una gara di solidarietà:un papà, malato terminale e a conoscenza che avrebbe presto lasciato il mondo dei viventi, ha scritto in segreto decine lettere indirizzate alla figlia e da leggere, che adesso ha solamente un anno, per ogni anno dei suoi compleanni futuri, fino alla maggiore età. E non solo: ha anche scritto una serie di lettere dedicate alla moglie Ashley, per leggerle nelle date designate e far sentire loro meno angosciante la sua perdita.

La vicenda è accaduta in Texas, l’uomo si chiamava Mitchell Whisenhunt. L’uomo aveva solo 26 anni ma da tempo combatteva contro una malattia genetica rarissima, la sindrome di Marfan, che interessa un grave disordine del tessuto connettivo. La decisione di Mitchell Whisenhunt è stata presa mentre era ancora perfettamente cosciente e rendendosi conto che la moglie sarebbe stata in serie difficoltà dopo la sua morte, visto che tutte le possibilità economiche della famiglia erano state utilizzate per curare la sua malattia, l’uomo ha chiesto aiuto a parenti ed amici, e lo dimostra la prima lettera, in cui dice: “Se leggete questa lettera vuol dire che sono morto. In questo periodo di lutto per mia moglie, l’ultima cosa che vorrei è che si preoccupasse del costo del mio funerale”. 

Una lettera commovente, carica di dolore e sofferenza, in cui l’uomo chiede con grande umiltà un sostegno alla famiglia e le sue ultime volontà con queste parole:Vorrei chiedere alla comunità di riunirsi per una donazione per sostenere il costo del mio funerale. Voglio essere cremato e vorrei che mia moglie fosse serena. Vi ringrazio in anticipo, grazie anche per il vostro aiuto che darete a me e alla mia famiglia in questo momento di bisogno“.

Dopo aver letto questa prima lettera, la moglie, naturalmente spinta anche dal reale bisogno economico della famiglia, e certa di voler esaudire le ultime volontà del marito, ha aperto un sito di raccolta fondi per ricevere le donazioni. Il pensiero che ogni anno dovrà leggere le lettere dedicate ai loro anniversari e alle ricorrenze più importanti forse renderà la perdita del marito più sopportabile, ma sia per lei che per la figlia ogni parola sarà un momento per rendere la sua presenza quasi tangibile.

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