Una bambina di quattro anni è diventata per sbaglio una spacciatrice di droga. La vicenda è accaduta nello stato del Delaware, negli Usa, dove una bimba di soli quattro anni ha portato all’asilo una quantità enorme di bustine di droga, ben 250, pensando fossero caramelle e le ha perciò distribuite ai compagni. Le bustine in totale contenevano quattro chili di droga, e ovviamente a finire in manette è stata la madre. La donna infatti ha dato alla figlia lo zainetto dove lei stessa aveva nascosto le bustine di stupefacenti invece di quello della scuola e ha provocato lo sdegno della scuola e delle insegnanti.
Alla vista dei bambini con in mano le bustine che contenevano una sostanza sospetta il personale della scuola si è subito allarmato, poiché aveva già capito di cosa si trattava. Così è stata avvertita la polizia che è accorsa immediatamente e ha provveduto a far analizzare la sostanza, anche se avevano già intuito che si trattasse di eroina. Onde evitare incidenti di alcun tipo, visto che forse qualcuno di loro l’aveva assaggiata, sette bambini sono stati accompagnati in ospedale, ma sono stati dimessi dopo un accurato controllo eseguito dai medici.
Diversa è la situazione per la madre della bambina, che ha anche ha altri due figli piccoli, una ragazzina di undici anni e un bimbo di nove. La donna per il momento è stata rilasciata su cauzione, ma è stata accusata di detenzione di droga e soprattutto di aver messo a rischio la vita di tanti minorenni. Un reato abbastanza grave, che non ha riguardato solo i suoi figli , ma l’intera classe della bambina, per fortuna non è accaduto nulla di grave. L’intervento delle maestre e del personale della scuola è stato tempestivo e ha evitato il peggio.
L’incoscienza di alcune madri che hanno a che fare con lo spaccio di stupefacenti è quella di lasciare la merce in balìa dei propri figli, noncuranti dei danni che possono provocare a loro stessi e alla società. La donna rischia anche di aver tolto la tutela dei minori e con tre figli così piccoli la conclusione è presto fatta.