Usa: 20enne arrestato dal barbiere dopo aver ucciso coinquilina

Bryan Santana ha ucciso Shelby Fazio, 23 anni e ha avuti rapporti con lei dopo morta. I poliziotti sono stati avvisati dal terzo coinquilino che ha trovato una macchia di sangue. L'assassino era andato dal barbiere a rendersi presentabile

Usa: 20enne arrestato dal barbiere dopo aver ucciso coinquilina

Un orrore è accaduto a Orlando, negli Usa: Bryan Santana, un ventenne di professione fattorino, ha assassinato la sua coinquilina Shelby Fazio, una ragazza di 23 anni laureata in biologia. Dopo averla uccisa il ragazzo ha fatto sesso col suo cadavere. Impassible e come se non fosse accaduto nulla si è poi recato dal barbiere per farsi bello quando avrebbe dovuto essere interrogato dai poliziotti. Il ragazzo è stato però arrestato mentre stava pagando il conto dal barbiere e si trova adesso nel carcere di “Orange County” per essere giudicato.

Il ragazzo ha raccontato alla Polizia ogni particolare del suo folle gesto e di come doveva procedere se non l’avessero fermato prima. Ha detto di aver soffocato Shelby di sorpresa, e di averle poi dato molte coltellate. In seguito ha fatto sesso con lei e ha portato poi il cadavere nella camera della ragazza. L’appartamento era però abitato da un altro coinquilino, che in quel momento non era in casa. Quando costui è rientrato e ha visto la scia di sangue stava per chiamare la Polizia, ma Brian lo ha preso di spalle e glielo ha impedito. John è scappato ed ha ugualmente avvertito la Polizia. 

Il racconto di Brian continua dicendo che lui avrebbe dovuto morire sotto i colpi sparati dagli agenti, ma invece il suo  piano è saltato perché i poliziotti lo hanno arrestato proprio dal barbiere. Bryan era andato dal barbiere per apparire perfetto di fronte all’interrogatorio, come se dovesse sostenere un’intervista di piacere. Un piano folle, da film dell’orrore, ed egli stesso ha detto agli agenti che durante la settimana aveva avuto altri pensieri folli, tra cui quello di assassinare la madre.

I familiari del ragazzo avevano confermato che il figlio negli ultimi tempi era un po’ strano ed egli stesso aveva cercato di farsi curare in una struttura di salute mentale. Forse i medici non hanno capito nulla della sua condizione, perché non hanno riscontrato anomalie nel ragazzo, e avevano escluso qualunque problema riguardante infermità mentale.  Forse se il ragazzo fosse stato sotto cura la coinquilina non sarebbe morta, e Bryan avrebbe potuto guarire invece di finire in carcere.

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