Uomo muore soffocato durante rito di esorcismo islamico

Un 43enne marocchino è deceduto soffocato durante un esorcismo a Salassa, Torino. Tre persone sono state arrestate: l'ex moglie, il fratello e lo zio della vittima, quest'ultimo figura prominente nella comunità islamica locale.

Uomo muore soffocato durante rito di esorcismo islamico

Una drammatica vicenda ha scosso la comunità di Salassa, piccolo comune nel Torinese, dove un uomo di 43 anni, di origine marocchina, ha perso la vita in circostanze misteriose. L’iniziale sospetto di un decesso per overdose si è presto trasformato in un oscuro racconto di esorcismo.

Secondo le prime ricostruzioni, i carabinieri della stazione di Cuorgnè e della compagnia di Ivrea erano intervenuti nell’abitazione dopo la segnalazione del decesso, ipotizzando una disgrazia legata all’abuso di sostanze. Tuttavia, l’autopsia, disposta dalla Procura di Ivrea, ha rivelato una verità ben diversa: il 43enne è deceduto a seguito di soffocamento durante un rituale di esorcismo condotto secondo il rito islamico.

Le indagini, progredite rapidamente, hanno portato all’arresto di tre persone, tutte di origine nordafricana: l’ex moglie dell’uomo, un uomo di 35 anni residente a Salassa, suo fratello, 46enne dello stesso comune, e lo zio, 52enne di Cuorgnè. Quest’ultimo, figura di spicco nella comunità islamica locale, è accusato di aver guidato i rituali che hanno causato il decesso. Mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari, i due uomini sono stati rinchiusi nella struttura penitenziaria.

Le testimonianze raccolte dagli investigatori hanno disegnato un quadro inquietante: Il 43enne marocchino era stata già ricoverato in ospedale in seguito a un precedente esorcismo, anch’esso guidato dallo zio. I tre arrestati erano convinti che l’uomo fosse posseduto da entità demoniache e, nella loro disperazione, hanno deciso di sottoporlo a due ulteriori sedute di esorcismo. Queste pratiche, tuttavia, hanno provocato il decesso dell’uomo.

La comunità di Salassa e l’intero Canavese si trovano ora a fare i conti con questo tragico evento, che solleva interrogativi profondi sulle pratiche di fede e sulla responsabilità individuale nelle cure e nei rituali spirituali. La magistratura procederà ora nell’indagine, cercando di fare luce su tutte le circostanze che hanno portato a questa triste conclusione.

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