Emergenza alga tossica sulle coste pugliesi: secondo le rilevazioni dell’Arpa Puglia, sono state individuate concentrazioni significative di Ostreopsis Ovata, con particolare intensità a Torre Canne nel comune di Fasano (Brindisi). In questa area, la presenza dell’alga è stata descritta come “abbondante”, mentre in altri due punti della provincia di Bari e a Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) la concentrazione è stata definita “molto abbondante”.
Questi livelli rappresentano un potenziale rischio per persone già vulnerabili, specialmente chi soffre di problemi respiratori. Gli esperti consigliano di evitare la balneazione e di non rimanere sulle spiagge nelle zone interessate, soprattutto durante giornate ventose e con mare agitato.
Chiamata anche alga tossica, l’Ostreopsis Ovata fa parte del gruppo delle Dinoflagellate, con dimensioni che variano da 30 a 60 micron (1 micron equivale a un millesimo di millimetro). Originariamente presente nei mari tropicali, questa specie predilige acque tranquille, calde e ben illuminate.
L’arrivo dell’Ostreopsis Ovata sulle coste italiane è probabilmente dovuto all’introduzione accidentale nel Mediterraneo tramite le acque di zavorra delle navi. Le prime segnalazioni lungo le coste pugliesi risalgono all’inizio degli anni 2000. I fattori ambientali che favoriscono la sua proliferazione includono alte temperature, alta pressione atmosferica e condizioni di irraggiamento solare favorevoli, oltre a periodi di mare calmo che superano i 10-15 giorni consecutivi.
L’Ostreopsis Ovata, oltre a rappresentare una minaccia per la vita marina, produce una tossina chiamata Palitossina che può causare effetti negativi anche negli esseri umani. I sintomi di un’intossicazione potenziale includono faringite, tosse, problemi respiratori, cefalea, nausea, raffreddore, congiuntivite, dermatite e febbre.
Non è necessario ingerire l’alga per manifestare sintomi; piuttosto, l’esposizione avviene tramite inalazione di aerosol marino, ossia piccole particelle di acqua in sospensione contenenti l’alga.
Questo spiega perché anche coloro che non partecipano a attività acquatiche possono risentire di questi sintomi, specialmente in giornate ventose con mare agitato. Spostarsi anche solo di alcune decine di metri può ridurre o eliminare i sintomi. Tuttavia, se i disturbi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare il medico curante o recarsi al pronto soccorso più vicino.