Un tronco lo colpisce in testa nei boschi: muore ragazzo di 25 anni

Un giovane boscaiolo rumeno di 25 anni è deceduto giovedì 19 settembre nei boschi della Val Sadole, in Trentino, colpito da un albero mentre lavorava

Un tronco lo colpisce in testa nei boschi: muore ragazzo di 25 anni

Nella mattina di giovedì 19 settembre, una triste notizia ha scosso la comunità di Ziano di Fiemme, in provincia di Trento. Un giovane di soli 25 anni, di nazionalità rumena, ha perso la vita dopo essere stato colpito da un albero nei boschi della Val Sadole. Il sinistro, avvenuto nelle prime ore del giorno, si aggiunge purtroppo alla lunga lista di disgrazie sul lavoro che affliggono il settore boschivo, mettendo in luce i rischi legati a questa attività.

Il giovane, classe 1999, stava lavorando come boscaiolo nella località Cercenai, a Ziano di Fiemme, quando si è verificato il sinistro. Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che il ragazzo sia stato colpito alla testa da un tronco, probabilmente caduto subito dopo il taglio. È stato il rapido intervento dei colleghi, che hanno immediatamente lanciato l’allarme al 112 alle 8:30, a mettere in moto la macchina dei soccorsi.

Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente l’elisoccorso, il Soccorso Alpino e Speleologico, i vigili del fuoco e un’ambulanza. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorritori e i tentativi disperati di rianimazione effettuati dai sanitari, per il giovane non c’è stato nulla da fare. L’urto è stato troppo violento, e le condizioni riportate si sono rivelate letali. 

La dinamica esatta della vicenda è ancora sotto esame. Le autorità stanno indagando per comprendere se tutte le misure di sicurezza siano state rispettate e per chiarire nel dettaglio come si sia verificato l’accaduto. L’ipotesi prevalente è che il tronco, appena tagliato, sia scivolato fuori controllo.

La vicenda porta alla ribalta i rischi che i lavoratori del settore boschivo affrontano quotidianamente. Il lavoro del boscaiolo è uno dei più pericolosi, in particolare in contesti montani e boschivi come quello della Val Sadole. Nonostante l’utilizzo di attrezzature sempre più moderne e la formazione continua per la sicurezza, il rischio di sinistrio rimane elevato, soprattutto in caso di circostanze imprevedibili legate alle condizioni ambientali o alla dinamica del taglio degli alberi. 

Negli ultimi anni, i sinistri sul lavoro nel settore boschivo hanno sollevato sempre più preoccupazioni. Secondo i dati forniti dagli enti di sicurezza sul lavoro, in Italia sono numerosi i decessi legati a questo tipo di attività, un trend che richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione e la formazione dei lavoratori.

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