Un rapinatore muore durante una rapina in una gioielleria del vicentino

Un benzinaio spara contro alcuni banditi che stanno per rapinare una gioielleria vicina, e ne colpisce uno. Uno dei banditi muore mentre è al volante durante la fuga. Gli investigatori stanno accertando le opportune responsabilità

Un rapinatore muore durante una rapina in una gioielleria del vicentino

Una rapina ad una gioielleria finisce nel sangue. La vicenda è accaduta a Ponte di Nanto, nel basso vicentino, dove una gioielleria è stata presa d’assalto da alcuni criminali che volevano derubarla. La rapina è avvenuta poco dopo le 18.30, ora in cui cinque banditi si erano preparati per un colpo che due anni fa aveva fruttato un bel bottino nella stessa gioielleria Zancan, per una somma ingente che allora fu di un milione di euro. La rapina è stata fatta con la stessa tattica di allora, e prevedeva l’ingresso di un bandito nel negozio che spiana la strada ai complici e subito il colpo.

Stavolta però le cose sono andate diversamente per i banditi: infatti la sveltezza della commessa nel bloccare la bussola d’ingresso, avendo sospettato qualcosa, ha fermato i malviventi che sono stati spiazzati dall’improvvisa chiusura del cilindro. Così hanno tentato di rompere le vetrine a colpi di mazza, ma nel frattempo il gestore del punto Eni che si trova lì vicino ha preso un fucile e ha sparato un colpo in aria che ha quasi distrutto il fondo di una terrazza. Il commando, inferocito dal gesto, ha risposto al fuoco forse con dei kalashnikov mentre il benzinaio continuava a sparare. 

I banditi sono scappati a bordo di una Renault Laguna ma si sono schiantati a circa duecento metri di distanza, mentre stavano facendo una curva ad angolo retto a sinistra. I banditi sono scesi dall’auto mentre il conducente è morto, e così i complici hanno recuperato un’Audi A8 che avevano lasciato in direzione di Bosco di Nanto. L’uomo è stato rinvenuto dai carabinieri in una pozza di sangue, ancora con il passamontagna calato sul volto e senza documenti. Gli investigatori ancora non si pronunciano e stanno cercando di capire se l’uomo al volante è morto per lo sparo del benzinaio oppure per i colpi esplosi durante la sparatoria.

Il benzinaio al momento si trova nella caserma dei carabinieri a Vicenza ma nei suoi confronti non è stato avanzato alcun capo di accusa. In gioielleria in quel momento c’era solo la commessa, che ha provveduto ad avvisare il proprietario che era in laboratorio. Resta ancora da accertare se l’uomo sia stato protagonista della sparatoria.

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