Un padre violenta la figlia. L’adolescente si sfoga nel tema in classe

Un padre, 53 anni, agente di polizia penitenziaria, è stato arrestato su segnalazione degli insegnanti che, a scuola, hanno letto i temi della figlia. In casa, problemi economici.

Un padre violenta la figlia. L’adolescente si sfoga nel tema in classe

Racconta quello che, a parole, non riesci a dire a tua madre” è il tema di una prova scritta, suggerito dall’insegnante di italiano di un istituto tecnico di Cassino. Occasione, per una 14enne, per raccontare le violenze del padre, e dar sfogo a ciò che teneva chiuso dentro il cuore e la mente da sette mesi.

Il padre, un agente di polizia penitenziaria di 53 anni, che presta servizio in provincia di Frosinone, ora è in stato di arresto. Il gip del tribunale di Cassino ha stabilito che all’uomo venga applicato il braccialetto elettronico. Nell’ordinanza si parla di misura cautelare a causa di “rapporti sessuali continui ed in ogni occasione che vedono protagonista l’adulto e la figlia in stato di sudditanza“.

La vicenda è emersa nel dicembre scorso quando la ragazzina, nel tema di italiano assegnato dall’insegnante, ha raccontato per filo e per segno, senza sconti, cosa, da sette mesi, il padre la costringeva a fare. La capacità della ragazzina nel descrivere fin nei dettagli quanto avveniva tra le mura di casa hanno convinto gli insegnanti, senza alcuna esitazione, a segnalare il contenuto del tema alle forze dell’ordine.

L’indagine della polizia di Stato di Cassino, condotta in collaborazione con il sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, il magistrato che ha seguito la delicata inchiesta, è arrivata presto a una conclusione, stabilendo la misura cautelare per l’uomo, e l’allontanamento della giovane dal nucleo familiare. Secondo l’inchiesta pare che, in passato, l’uomo avesse sottoposto a violenze simili anche la figlia maggiore. 

In questo momento, la famiglia dell’agente ha seri problemi economici, legati anche al gioco d’azzardo da parte dell’uomo, motivo per cui, lavorando in un istituto di detenzione, è stato preso il provvedimento disciplinare di allontanamento. Probabilmente, anche questo fatto ha inciso su quanto accadeva nella villetta di Cassino.

Nel Corriere si legge: “Per il momento non sembra che, dopo la rivelazione nel tema di quello che avrebbe dovuto subire nei mesi scorsi, l’andamento scolastico della quattordicenne abbia subìto contraccolpi, ma la situazione viene monitorata sia dagli insegnanti sia dai servizi sociali“. Ora, l’adolescente attende la prova dell’incidente probatorio, in cui dovrà raccontare e confermare quanto scritto nel tema d’Italiano. In questo difficile passaggio, sarà sostenuta da uno psicologo.

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