Un evento che ha sconvolto Carrara ha visto protagonista Giorgio Bedini, imprenditore di 82 anni e titolare della ditta Bedini Marmo. Nel pomeriggio del 19 febbraio, mentre stava manovrando una gru destinata al trasporto di pesanti lastre di marmo, il mezzo si è ribaltato, causando il sinistro fatale.
Bedini, che era alla guida, ha cercato di uscire dalla cabina quando ha capito che la macchina si stava inclinando, ma non è riuscito a evitare di essere colpito. Il personale del 118 è intervenuto prontamente, ma per l’imprenditore non c’è stato alcun soccorso utile. L’accaduto è stato seguito con attenzione dalle autorità competenti, inclusi gli esperti della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, che stanno esaminando la dinamica dell’evento per chiarire le cause del ribaltamento della gru.
Conosciuto e stimato per il suo lavoro nella commercializzazione di marmi, pietre e granito, Bedini era una figura di riferimento nel settore locale, il cui contributo alla vita economica e produttiva della zona è stato significativo.
Nonostante l’età, Bedini era ancora attivamente coinvolto nella gestione della sua azienda, un punto di riferimento per la qualità dei materiali provenienti dalle cave di marmo delle Alpi Apuane. La sua dipartita ha suscitato profonde reazioni da parte delle istituzioni. Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, ha espresso cordoglio alla famiglia e ai colleghi, sollecitando un impegno per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro.
“Non possiamo più tollerare che, nel 2025, eventi simili continuino a verificarsi. È fondamentale investire in prevenzione e formazione per tutelare i lavoratori,” ha dichiarato Capone. L’eurodeputato Francesco Torselli ha ribadito l’urgenza di un miglioramento delle normative di sicurezza sul lavoro, sostenendo che la Regione deve attuare ispezioni più frequenti per evitare situazioni del genere. Elena Meini, capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Toscana, ha insistito sulla necessità di un fronte comune da parte delle istituzioni per garantire che il posto di lavoro non diventi un luogo pericoloso. La scomparsa di Giorgio Bedini lascia un vuoto nella sua famiglia, tra i suoi collaboratori e nell’intera comunità di Carrara.