Un francobollo in arrivo per i cento anni della morte di Modigliani

Uscirà il prossimo 24 gennaio un dentello dedicato all'artista livornese. Famoso per i suoi ritratti femminili, sarà ricordato usando come vignetta un suo celebre dipinto: vediamo quale.

Un francobollo in arrivo per i cento anni della morte di Modigliani

Molto rumore per nulla” avrebbe detto il buon William Shakespeare, prendendo a prestito il titolo di una sua opera ambienta a Messina. Ed è quello che è successo per l’emissione del francobollo dedicato ad Amedeo Clemente Modigliani.

Da qualche giorno, infatti, circolava la voce che il francobollo sarebbe stato rimandato a “data da destinarsi” ed invece oggi arriva la comunicazione del ministero dello Sviluppo Economico secondo cui uscirà regolarmente in data prestabilita, quindi il 24 gennaio 2020, un francobollo commemorativo del pittore e scultore, nel giorno esatto del centenario della scomparsa avvenuto a Parigi. 

Il dubbio sarebbe nato dall’immagine del soggetto scelto che, secondo le voci che giravano, poteva essere uno dei tanti “non verificati” che sono attribuiti all’ autore.

Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, sarà nel “vecchio formato di carta” per una tiratura di cinquecentomila esemplari raccolti in un foglio da cinquanta pezzi. Il costo sarà di 2.80 euro, pari alla tariffa “A” (la cosiddetta posta1 che permette di spedire fino a 100 grammi di peso con una busta “veloce”).

Il bozzetto è stato curato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dello stesso Istituto Poligrafico. La vignetta riproduce un particolare del dipinto dell’autore “Nudo femminile disteso su cuscino bianco”, (1917 circa, Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda).

A corredo dell’omaggio dentellato ci sarà sicuramente il primo giorno di emissione, ed i classici prodotti (come il bollettino descrittivo che ne spiega i dettagli) curati da Poste Italiane, che si dovrebbero trovare in tutti gli uffici postali dotati di sportello filatelico.

L’artista fu un autore parecchio sfortunato in vita: nato a Livorno il 12 luglio 1884, è morto all’età di trentacinque anni a causa della tubercolosi. Chissà quanti e quali altri “pezzi” avrebbe lasciato in eredità, visto che – come spesso accade – solo dopo la scomparsa è stato rivalutato.

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