Continuano le indagini sul duplice delitto di Pordenone, che ha visto la morte terribile di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Durante la trasmissione Quarto Grado di Rete 4 sono emersi alcuni particolari che gli inquirenti stanno ancora vagliando per far luce sul caso.
Tutti i momenti antecedenti al delitto sono stati minuziosamente analizzati ndurante la trasmissione, scandendo ogni secondo dei movimenti dei giovani, dal punto che li ha visti fuori dalla palestra insieme ad un amico fino a quando sono arrivati alla macchina dove sono stati barbaramente uccisi.
Le tappe sono state percorse insieme all’amico che era uscito dalla palestra assieme ai due fidanzati, l‘ultimo che li ha visti vivi. Ecco le parole del giovane:“Siamo saliti tutti e tre verso il parcheggio, abbiamo chiacchierato un po’ poi ci siamo diretti verso le nostre auto. A un certo punto ho visto un’Audi A3 grigia, era ferma dietro le auto parcheggiate sulla fila esterna verso via Amendola. Al volante c’era una sola persona. Mi è sembrata una donna dal taglio di capelli, non escludo che potesse avere un cappello o il cappuccio di una tuta. Ho visto l’Audi grigia che usciva dal parcheggio in direzione opposta alla mia (…) Ho sentito un rumore come di miccette”.
Il giovane ha fatto una testimonianza senza incertezze e ha anche detto di aver notato un dettaglio che non può assolutamente far dubitare che quella era la vettura di Ruotolo: infatti, l’Audi A3 di Giosuè Ruotolo, unico indagato per il duplice omicidio, sarebbe stata riconosciuta anche grazie a un peluche che il militare teneva sul cruscotto.
Durante la trasmissione è stata anche messa al vaglio la vita privata di Ruotolo e della sua fidanzata, per cercare di capire se potesse emergere qualche asltro dettaglio utile a far luce sul caso. Si attendono comunque ancora le analisi sugli indumenti di Ruotolo.