Un bacio in fronte a Papa Francesco commuove tutti

Ieri, alla fine dell'udienza generale del mercoledì, Papa Francesco è stato avvinato con disinvoltura e semplicità da un uomo che con tanto affetto gli ha dato un bacio sulla fronte.

Un bacio in fronte a Papa Francesco commuove tutti

Ad avvicinare Papa Francesco, ieri 19 febbraio 2020, è stato un uomo giunto in aula Paolo VI, in Vaticano, con un gruppo di pellegrini guidati dall’attore francese Michel Lonsadale, l’89enne cattolico da anni impegnato nel Movimento del Rinnovamento carismatico che raccoglie decine di milioni di fedeli.

Ogni anno i fedeli del Rinnovamento carismatico vanno a Roma, dal Papa. Quest’anno c’era anche lui, identificato nella foto che ha commosso tutti come l’uomo che indossava una felpa azzurra con il cappuccio. L’immagine parla sa sola, ma chi l’ha visto con le braccia aperte, pronte ad accogliere il Papa così come farebbe un padre con un figlio, racconta che l’anziano ha lasciato ogni formalità: “Senza tanti riguardi per la tradizionale etichetta, gli schiocca un bacio in fronte“, si legge in rainews.it.

I gesti d’affetto nei confronti del Papa si moltiplicano: “E lui stesso non si nega mai per una benedizione, una richiesta di preghiera o un selfie“, scrive roma.corriere.it e, forse, oggi più che mai, anch’egli ha bisogno di sentire il calore della Chiesa, popolo di Dio.

Ieri, durante la catechesi del mercoledì, Papa Francesco ha parlato della terza delle otto beatitudini del Vangelo di Matteo: “Beati i miti perché avranno in eredità la terra” e ha invitato i fedeli presenti ad essere miti, ad evitare in ogni modo il “peccato dell’ira” capace di “distruggere tante cose” fino anche a “rovinare un rapporto con un fratello”, a volte fino a un punto “senza rimedio“.

Il Papa nel corso della catechesi ha chiesto di provare a “rovesciare la beatitudine” per farsi una domanda, “Quante cose abbiamo distrutto con l’ira?“, cui è seguita l’affermazione “Un momento di collera può distruggere tante cose”: quando si perde il controllo non si è più capaci di dare il posto alle cose importanti.

Al contrario, la mitezza non “distrugge” ma “conquista“, perché vince con il cuore, salva le amicizie. Accade che le persone abbiano momenti di collera, ma questa non deve avere l’ultima parola: la calma e la riflessione aiutano a tornare sui propri passi e a “ricostruire” i rapporti.

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