Ufficio Pd di Coratti preso di mira, vittima di un attentato incendiario

Il boato alle 3 di notte in via della Bufalotta a Roma presso l'ufficio Pd di Coratti. L'ex presidente dell'assemblea romana coinvolto nell'inchiesta spera che le forze dell'ordine riescano a trovare i colpevoli

Ufficio Pd di Coratti preso di mira, vittima di un attentato incendiario

Un grave attentato ha colpito l’ufficio politico di Mirko Coratti, l’ex presidente romano indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta su Mafia capitale. L’incendio è divampato durante la notte, intorno alle 3.40 in via della Bufalotta, al civico 140, a Roma. 

Lo scoppio ha provocato gravi danni al locale, una parete è stata distrutta, la serranda esterna è stata divelta e si è anche annerita la grande insegna “Pd – Ufficio politico Coratti”. L’esplosione ha anche infranto i vetri di un bar e di alcuni appartamenti vicini e alcune auto parcheggiate di fronte alla sezione sono state danneggiate. Per fortuna non c’è nessun ferito perchè a quell’ora la sede era deserta.

I vigili del fuoco e i carabinieri della stazione Talenti e del Nucleo Investigativo di Roma sono intervenuti sul posto e hanno rilevato tracce di liquido infiammabile. Si presume che gli attentatori abbiano rotto il vetro del retro e versato il materiale infiammabile all’interno, e poi i vapori abbiano scatenato l’esplosione. Il forte boato ha svegliato alcuni residenti.

Coratti ha commentato così l’accaduto:“Apprendo con stupore, paura e preoccupazione che questa notte il mio ufficio politico è stato oggetto di un attentato incendiario. Seppur indagato, ma non per associazione mafiosa, il linciaggio mediatico che ho subìto in questi giorni mi ha esposto ingiustamente ad una ‘pubblica condanna’. Come cittadino, nel ribadire la mia innocenza, esprimo la piena fiducia nell’operato della magistratura a cui rinnovo tutta la disponibilità a fornire tutti i chiarimenti che dovesse ritenere necessari, affinché nei tempi più brevi possibili, faccia piena luce su questa brutta storia, così lontana dalla mia esperienza di militanza politica e di impegno civile sul territorio”. 

I residenti che hanno sentito il boato dell’esplosione sostengono che si trattasse di una bomba. La polizia indaga sul caso per individuare i responsabili dell’attentato, e gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per esaminarle. Forti le reazioni per l’attentato, e anche Matteo Orfini dichiara:  “Ferma condanna nei confronti dell’attentato che si inserisce in clima inquietante qui a Roma. Speriamo che le forze ordine individuino al più presto sia i responsabili sia le ragione di questo gesto” ha aggiunto. 

I consiglieri Pd del III Municipio Fabio Dionisi e Francesca Leoncini hanno inteso il gesto come un avvertimento che ha messo paura e ha sconvolto i residenti, e che semina insicurezza in tutto il quartiere.

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