Udine: gli tagliano l’acqua perché non paga, porta molotov in comune e dice “tornerò col mitra”

Un pensionato di Fanna, provincia di Udine, ha deciso di vendicarsi perchè gli avevano tolto l'acqua in casa. Costruisce una bomba e la lascia nei gradini del Municipio.

Udine: gli tagliano l’acqua perché non paga, porta molotov in comune e dice “tornerò col mitra”

Quando si viene privati del servizio idrico è decisamente una esperienza poco piacevole. Ma quello che è assurdo è che un uomo ha deciso di vendicarsi con un gesto che poteva portare a delle conseguenze davvero drammatiche. Un 70enne di Udine, precisamente residente nel comune di Fanna, ha deciso di sfogare tutta la sua rabbia posizionando una bottiglia incendiaria sugli scalini del municipio di piazza De Michiel.

Ad accorgersi di questa strana “presenza” è stato un dipendente comunale, che uscendo dal portone principale si è reso conto del fumo che usciva dalla bottiglia. Senza pensarci due volte, l’uomo ha preso una pala ed ha rimosso il pericoloso ordigno lanciandolo poi lontano dal municipio. Per fortuna la bomba si è disinnescata perchè lo stoppino si è staccato dalla bottiglia. Le verifiche ed i controlli che ne sono conseguiti hanno accertato la presenza di liquido infiammabile all’interno della bottiglia.

Fortunatamente si è risaliti subito all’identità dell’uomo che aveva compiuto quell’insano gesto, grazie alla presenza delle telecamere municipali. Gli investigatori si sono quindi diretti al bar del paese, dove erano stati indirizzati da alcune testimonianze, ed hanno immediatamente beccato l’artefice della bomba.

Il pensionato ha ammesso le sue colpe, affermando di aver agito di impulso per vendicarsi del fatto che gli era stata sospesa la pensione su richiesta della società che si occupa del servizio idrico. Si era scoperto infatti che l’uomo non pagava le bollette da molti anni. Sull’increscioso fatto è poi intervenuto anche Demis Bottecchia, sindaco del Comune di Fanna, che ha ammesso che da anni segue le vicende burocratiche dell’anziano signore.

“Quando sono stato accusato di non aver fatto nulla per scongiurare il presunto “pignoramento” della pensione, ho cercato di riportarlo alla calma, di farlo ragionare, spiegandogli che un simile atto amministrativo doveva essere stato preceduto per forza da numerosi passi ufficiali di cui aveva certamente avuto traccia. Egli ha invece risposto di non aver mai ricevuto alcuna intimazione di pagamento e di non ritenere giusto che gli fosse stato bloccato il denaro che si accingeva a ritirare dalla Posta”- sono state le parole del primo cittadino“Mi ha detto che non avrei finito il mio mandato amministrativo e che non l’avrei passata liscia.”

Il folle gesto del pensionato adesso sarà esaminato dalla Procura che deciderà la giusta condanna per il suo riprovevole operato. L’uomo rischia una pesante accusa di fabbricazione e detenzione di armi da guerra. 

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