Un uomo di 74 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario dopo aver lanciato da un ponte la moglie gravemente malata di Alzheimer, ritrovata poi morta nel fiume sottostante. La tragedia si è svolta il 26 Dicembre poco dopo l’orario di pranzo vicino a Casalbordino, in provincia di Chieti.
Il 74enne Angelo Bernardone, ex metalmeccanico in pensione, ha raccontato ai carabinieri che la moglie, Maria Rita Conese di 72 anni, gli avrebbe chiesto di accompagnarla al cimitero di Atessa per andare a trovare le tombe dei suoi genitori lì sepolti. Da qui è scaturita una violenta lite, aggravata dalla malattia della donna.
È in seguito a questa lite che l’uomo ha gettato la moglie da un ponte sulla provinciale 216 che da Casalbordino porta ad Atessa, facendole fare un volo di 10 metri fino al fiume Osento. Bernardone avrebbe agito da solo, e dopo aver ucciso la moglie si è spontaneamente presentato alla caserma per costituirsi ai carabinieri.
“L’ho gettata dal ponte, basta, non ce la facevo più“, avrebbe raccontato ancora sotto stato di shock agli agenti, che lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Immediato l’intervento dei carabinieri Casalbordino, ma il corpo della della donna è stato rinvenuto nelle acque del fiume senza alcuna possibilità di salvarla. Il Magistrato di turno ha già disposto l’autopsia sul cadavere di Maria Rita, mentre nelle prossime ore saranno formalizzate le accuse nei confronti del marito.
“Forse un gesto disperato, di impeto: in paese Bernardone era conosciuto come una brava persona. Siamo davvero colpiti, nulla avrebbe fatto presagire questa tragedia“, racconta il Sindaco Filippo Marinucci, che conferma che i servizi sociali non si occupavano della coppia in quanto non intervengono in casi di morbo di Alzheimer. Si tratta del secondo caso di femminicidio in Italia in pochi giorni, dopo che ad Amelia in provincia di Terni un medico in pensione di 80 anni ha ucciso la moglie gravemente malata la notte della Viglia di Natale.