Dramma familiare a Roma: un uomo di 51 anni ha ucciso la moglie a colpi di arma da fuoco, per poi cercare di togliersi la vita con la stessa pistola utilizzata per freddare la consorte. Gli inquirenti sospettano che, come spesso accade in casi di questo genere, il movente dell’omicidio con tentato suicidio sia di natura passionale: secondo le informazioni raccolte, sembrerebbe infatti che la donna, residente a Riofreddo (in provincia di Roma) insieme al marito, avesse preso la decisione di rompere la relazione.
Un’eventualità che l’uomo non riusciva a considerare nemmeno, impensabile che potesse accettarlo. Per questo, avrebbe deciso di farla finita. Per entrambi. L’uomo ha dunque individuato nell’omicidio-suicidio l’unica via d’uscita plausibile, ed ha deciso di mettere in pratica i propri propositi. Il 51enne romano non è tuttavia riuscito a portare a termine il proprio piano, poiché nonostante si sia sparato alla testa dopo l’omicidio della moglie, era ancora vivo quando i carabinieri sono arrivati sul luogo del delitto.
A dare l’allarme è stata la figlia più giovane della coppia, una bambina di soli 8 anni che, dopo aver scoperto con orrore i corpi dei due genitori riversi a terra in un lago di sangue, è riuscita a mantenere la lucidità necessaria ad avvertire i fratellastri. Da qui la chiamata ai militari, e la ricostruzione dell’ennesimo caso di omicidio in famiglia avvenuto nella nostra penisola.
La chiamata ai carabinieri è arrivata attorno alle 22:30 di ieri sera, e ad intervenire sono stati i militari di Vallinfreda. Ora l’uomo è ricoverato presso l’ospedale de L’Aquila in condizioni gravi, e le indagini sono in mano ai carabinieri di Subiaco, che dovranno ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Anche se il caso, quantomeno a grandi linee, sembra già essere piuttosto chiaro.