Tutti in piazza per salvare il piccolo Alessandro

Il piccolo Alessandro ha un anno e mezzo, ed ha una rara malattia chiamata Hlh, per la quale serve un trapianto di midollo urgente. I genitori per salvare il piccolo hanno organizzato un gara di solidarietà che terminerà a Piazza Trento e Trieste.

Tutti in piazza per salvare il piccolo Alessandro

Il piccolo Alessandro Maria ha appena compiuto un anno e mezzo vive a Londra con i suoi genitori, mamma Cristina e papà Paolo.

Il piccolo è affetto da una rara malattia genetica, l’Hlh, ovvero la Linfoistiocitosi Emofagocitica; questa colpisce solo lo 0,002% di bambini. Per salvarsi il Piccolo Alessandro ha bisogno urgentemente di un trapianto di midollo.

Il tour della solidarietà 

Così nasce l’idea del papà del piccolo, un tour di solidarietà che è partito da Verona, città natale del papà di Alessandro, e terminerà sabato a Napoli in piazza Trento e Trieste, città della mamma. Dalle 9.00 fino alle ore 19:00 si potrà sottoporre a un tampone salivare, attraverso il quale sarà possibile misurare la compatibilità delle cellule staminali di chi si sopporrà al test con quelle di Alessandro.

La famiglia ci tiene a tranquillizare il possibile donatore, che donare il midollo ora è molto più semplice. Ora, infatti, per donare il midollo non é più necessario sottoporsi ad un’operazione ma serve solo una donazione di sangue. Questa si esegue con la stessa siringa utilizzata per le donazioni di sangue. Le combinazioni di midollo osseo sono cira 9 miliardi.

I genitori di Alessandro hanno scoperto la malattia del figlio prima che nascesse, proprio per questo motivo è stato nescessario farlo nascere prematuro, al settimo mese. La malattia ha comportato vari problemi al bambino, tra quest quelli respiratori, per via dei polmoni non ancora sviluppati. Il bambino non aveva piastrine quindi aveva spesso delle emoraggie interne. I medici non avevano lasciato molte speranze di sopravvivenza per il piccolo, ma lui ce l’ha fatta.

Alessandro sembrava stare meglio, tanto che i genitori hanno deciso di portarlo in vacanza, prima a Napoli e poi in Sardegna. Proprio in Sardegna il piccolo ha iniziato a stare male, allora i genitori lo hanno riportato a Londra. Dopo due settimane di febbre alta e vari esami, i medici hanno diagnosticato l’Hlh. Per ora lo stanno curando con un farmaco sperimentale, ma si tratta di una proteina che presto il suo corpo inizierà a metabolizzare e quindi non funzionerà più. Proprio per questo al piccolo servirà un trapianto il prima possibile, i medici stimano un tempo di circa cinque settimane.

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