Turismo selvaggio a Venezia: stop a monopattini e riposino sulle panchine

Il Comune di Venezia è pronto per mettere a punto nuovi regolamenti per proteggere la Laguna e il suo decorso. Tra i possibili divieti oltre allo stop di monopattini per i bambini, ci potrà essere il divieto di sostare sulle panchine.

Turismo selvaggio a Venezia: stop a monopattini e riposino sulle panchine

Venezia sta adottando sempre più una linea dura contro i turisti che hanno un comportamento indecorso e bivaccano nella Laguna.

Il consiglio comunale sta ideando delle nuove norme, tra esse potrebbero esserci presto: il diviedo di sedersi e sdraiarsi su gradini delle chiese e panchine, oltre al divieto di usare il monopattino anche per i bambini. 

Il nuovo regolamento

Il nuovo regolamento per Venezia proposto dal Consiglio comunale prevede per tutelare il decoro dei centri abitati alcuni divieti che se non rispettati porterà il Daspo urbano. Il Daspo verrà applicato a chi consuma alimenti e bevande intralciando la circolazione pedonale, a chi si tuffa o nuota in tutti gli specchi d’acqua del centro urbano. verrà applicato acnhe nei confronti di chi si sdraia e/o siede sulle panchine e gradini della chiesa, fa il pediluivio sulle sponde dei rii e canali, bivacca nelle fermate di trasporto pubblico o campeggia abusivamente.

Tra i divieti vi sono anche quelli dell‘utilizzo di skateboard, hoverboard, segway e tavole da surf. I monopattini e velocipedi sono consentiti ai bambini di età pari o inferiore a 10 anni, in determinati orari, e solo se lontani da: “Area Marciana, Area Realtina,  campo San Bortolomio, campo San Salvador, campo San Luca,  campo San Fantin“. Per chi non rispetterà tali divieti i mezzi veranno sequestrati, e per la restituzione sarà necessario il foglio matricolare del monopattino.

Vietati anche apparecchi riproduttori di musica, e in Piazza San Marco, vi sarà il veto di: “strumenti musicali anche non amplificati nonché l’esecuzione di canti o balli”. 

Giorgio D’Este, assessore alla Sicurezza Urbana del Comune ha dichiarato che è necessario mettere il personale della Polizia Municipale in condizioni di prevenire e punire, ovviamente con buonsenso. Nel caso di comportamenti non idonei ripetuti, condotte contrarie al decorso ed ostinate: “l’operatore di sicurezza,  chiederà di interrompere una certa condotta, e solo dopo, scatterà la sanzione. Proprio per rendere efficace il divieto, che è tale nei confronti del turista, come di qualsiasi altro cittadino o residente. 

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