Il baby-fumo è un problema sempre più attuale, che merita sempre più attenzione.
È, infatti, di queste ore la notizia che l’Associazione Italiana di oncologia medica (Aiom) ha deciso di promuovere una campagna nazionale di prevenzione contro il fumo per i soggetti con meno di 14 anni.
Proprio tra i minori, infatti, si registrano sempre più fumatori ed è quindi importante sensibilizzare i più giovani sui rischi del fumo e su quello che può succedere al loro organismo. “Siamo di fronte a un’epidemia evitabile. Da qui la nostra campagna, che ha l’obiettivo di educare gli under 14 sulla pericolosità del fumo, causa di migliaia di umori all’anno” ha detto Carmine Pinto, presidente di Aiom.
Dai primi mesi del 2016, infatti, partiranno una serie di incontri informativi direttamente nelle scuole medie del territorio italiano per cercare di far arrivare a quanti più giovani è possibile tutte le informazioni relative ai rischi che corrono i tabagisti in tenera età.
Secondo le statistiche, infatti, pare che il 12,9% dei tabagisti abbia dichiarato di aver iniziato a fumare prima ancora dei 15 anni. Un dato che deve fare riflettere e che ha potato l’Aiom a prendere una decisione del genere.Secondo quanto ha dichiarato lo stesso presidente dell’Associazione, verranno realizzate lezioni-video anche da parte di testimonial che fanno parte del mondo della musica o dello sport, motlo vicini al target che si vuole raggiungere. Tutte le scuole, poi, saranno tenute a far visionare agli alunni il messaggio a loro indirizzato.
Una serie di iniziative volte a combattere il baby fumo e tutto quello che ne consegue. Convincere i ragazzi ad evitare il fumo significa avere in futuro meno tabagisti e limitare in questo modo quelle che sono le conseguenze ed i danni che questo provoca al nostro organismo. Una campagna davvero molto importante, che potrebbe portare ottimi risultati nel prossimo futuro.