Gli investigatori del caso di Martina Del Giacco, la sedicenne scomparsa il 9 novembre da Calcinaia, in provincia di Pisa, ipotizzavano una fuga volontaria data da una sbandata adolescenziale, in quanto la telecamera di sorveglianza della casa in cui abitava la ragazza l’aveva infatti ripresa durante la sua fuga, mentre scavalcava il cancello dell’abitazione con addosso leggins e maglietta. Purtroppo però, in quella casa non ci tornerà più, perché proprio in queste ore è stato rinvenuto il suo corpo senza vita immerso nell’Arno, a Pisa, presso il viale D’Annunzio.
Il cadavere è stato riconosciuto dai carabinieri che da giorni stavano gestendo le ricerche della ragazza: decisivo il colore dei capelli, le scarpe indossate, il piercing e un anello. L’ipotesi più accreditata è ora quella del suicidio: i familiari della sedicenne hanno fatto sapere che dalla casa erano scompare insieme a lei anche varie medicine. Che Martina le abbia assunte proprio per avere la forza di compiere il macabro proposito? Lo spegnimento improvviso del cellulare, potrebbe essere per i tecnici segno di un urto violento o di una caduta in acqua. Un unico testimone eveva dichiarato alle forze dell’ordine di aver visto Martina sul ponte che camminava, vicino alla strada provinciale Vicarese. Dopo di che più niente, fino alla triste scopeta di oggi.
Per adesso ci sono ancora molte domande che aspettano di essere chiarite, come ad esempio: chi c’era dietro al cancello ad aspettare Martina? Come e soprattutto dove e con chi ha vissuto negli ultimi giorni la ragazza?
Sono stati sentiti dalle forze dell’ordine anche il fidanzatino e la migliore amica di Martina, ma i due non sono riusciti a fornire indicazioni utili a far luce sull’accaduto. A nulla sono serviti i continui appelli dei parenti dell’adolescente per convincerla a tornare a casa. La madre della ragazza era stata sentita in un’intervista del Tg3, e in quell’occasione ha ammesso che sua figlia aveva avuto recentemente dei momenti difficili, ma nulla avrebbe comunque fatto pensare a delle decisioni tanto estreme da parte della ragazza. Il comandante della compagnia dei carabinieri si è recato personalmente a casa della famiglia per informare personalmente i parenti del ritrovamento del corpo.