Trovata la bambina salvata da un carabiniere 50 anni fa

Ora insegnante, la donna ricorda molto bene quanto accaduto il 2 novembre 1968. La foto del TG1 con lei in braccio a un carabiniere è ancora impressa nella sua mente: “Mi sono riconosciuta al Tg1”

Trovata la bambina salvata da un carabiniere 50 anni fa

Da qualche giorno a Biella e provincia girava la foto di un carabiniere con una bambina in braccio nel tentativo di dare un nome ai due. Finita al TG1 l’immagine ha raggiunto tutta Italia e la bambina, una donna che oggi ha 58 anni si è riconosciuta. Ha telefonato al comando provinciale dei carabinieri con i quali ha ricostruito la storia di quei momenti.

La bambina, Lorella Nofri, era stata soccorsa da un carabiniere; un fotografo ha colto il quadretto e l’ha immortalato facendolo diventare uno dei simboli dell’alluvione che nel 1968 ha tragicamente devastato Valle di Mosso in provincia di Biella. Lorella Nofri è andata poi a vivere a Settimo Vittone (TO), di professione è insegnante.

I ricordi di Lorella

La donna ricorda che il padre era un bancario della filiale della Banca San Paolo di Valle Mosso. Nel lontano 2 novembre 1968, il piccolo comune è stato travolto e distrutto dal fango trascinato dalla piena e lei, piccola e con problemi di salute, è stata soccorsa da un carabiniere. 

Affidata poi all’equipaggio dell’elicottero presidenziale, il presidente Giuseppe Saragat era giunto per un sopralluogo subito dopo il disastro. La bambina è stata trasportata fino a Cossato, dove un’ambulanza l’aspettava per portarla urgentemente all’ospedale Regina Margherita di Torino. Qui ha avuto un intervento chirurgico. 

La famiglia di Lorella, ripresasi dalla tragedia, è rimasta nella Valle di Mosso, mentre lei, sposata e con una figlia, è andata a vivere a Canavese. La donna non ha dimenticato mai il paesino natale; a riportarla indietro nel tempo, l’altra sera, è stato proprio il telegiornale: “Penso che sia una storia che trasmette positività, in un mondo così negativo” ha affermato la donna. 

Sabato prossimo, 10 novembre, il presidente Sergio Mattarella farà visita alla Valle di Mosso in ricordo della tragedia. L’idea degli organizzatori è quella di far incontrare il Presidente con il carabiniere e la bambina, ma nonostante i vari tentativi di rintracciare il giovane in servizio quel giorno, di lui ancora non c’è alcuna traccia. Il comando provinciale dell’Arma non riesce a dargli un nome. Si pensa sia un militare delle compagnie di Milano o di Torino chiamate in servizio per l’emergenza. Di lui resterà sempre un’immagine di tenerezza per essersi preso cura di una bambina.

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