Donna troppo grassa per volare, muore dopo pochi giorni. Risarcimento milionario al marito

Una donna di ben 192 kg non è riuscita a prendere il volo prenotato per ben tre volte a causa del suo peso ed è morta poco dopo. Risarcimento milionario al marito

Donna troppo grassa per volare, muore dopo pochi giorni. Risarcimento milionario al marito

Una donna ritenuta troppo grassa per volare muore tre giorni dopo il tentato imbarco. Al marito adesso un risarcimento milionario.

Ben tre compagnie aeree sono state condannate a pagare un risarcimento milionario a Janos Soltesz, marito di Vilma, la protagonista di questa incredibile vicenda. La donna pesava, infatti, 192 kg ed aveva cercato in più occasioni di imbarcarsi per tornare a casa a New York.

La donna aveva inizialmente prenotato per sé due posti su un volo Klm, ma gli schienali erano rotti e non potevano ospitare la donna. Inoltre, non era possibile riuscire a spostare la donna dalla sedia a rotelle sul sedile prenotato dalle donna.

La donna ed il marito sono quindi rimasti a Budapest, dove si trovavano per le vacanze, e la compagnia olandese gli ha offerto la possibilità di prendere un volo Delta a bordo di un aereo molto spazioso in partenza da Praga. La coppia, quindi, si è recata nella capitale ceca in auto, ma nonostante questo non sono riusciti ad imbarcarsi perché l’aeroporto non aveva delle sedie a rotelle grandi abbastanza per riuscire a sopportare il peso della donna.

La donna, ritornata a Budapest, sperava quindi di potersi imbarcare su un volo Lufthansa, che le era stato prenotato da un agente di viaggio. Purtroppo, però, il comandante dell’aereo non ha voluto aspettare l’arrivo della donna che per via del suo peso era più lenta rispetto agli altri passeggeri. “Non possiamo perdere una coincidenza per una sola persona” si sono giustificati l’equipaggio e la compagnia aerea.

Impossibilitata a salire sull’aereo, la donna è morta a Budapest poche ore dopo. Dopo il decesso della moglie, il marito ha sporto denuncia contro le tre compagnia e oggi è arrivata la sentenza che ha sancito un risarcimento di ben 4 milioni di euro che dovrà essere versato dalle tre compagnie aeree, che hanno impedito alla donna di poter fare ritorno a casa sua.

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