Uno colpo di pistola alla nuca ha messo fine alla vita del 73enne Nicola Granieri, ex gioielliere che viveva a Trieste, in un alloggio popolare del quartiere di San Luigi. Agli occhi delle forze dell’ordine sembra quasi un regolamento, opinione avanzata dopo i risultati dell’autopsia, in quanto l’uomo è stato freddato con una sola revolverata alla nuca.
Dalle prime indagini è emerso che l’uomo intratteneva affari basati sull’oro, ma ancora è presto per dire cosa è accaduto veramente e la Squadra Mobile della Questura di Trieste, con la collaborazione della procura, sta approfondendo il caso. Intanto, dalla perquisizione sono saltati fuori diversi Rolex, pare circa trenta, oro e 1 milione di euro.
La polizia sta anche raccogliendo svariate testimonianze, per saperne di più su Granieri e capire che tipo di vita conducesse, le conoscenze, chi veniva a trovarlo e molto altro. Il dubbio che sia stato tolto di mezzo per furto è stato scartato dagli investigatori, visto che gli orologi preziosi, l’oro e l’ingente somma di denaro sono stati ritrovati nella casa del Granieri.
L’ipotesi avanzata dagli inquirenti è quella di un vero e proprio regolamento di conti, una sorta di esempio per chi avesse intenzione di sgarrare. Gli agenti non hanno trovato tracce di impronte, tranne macchie insanguinate sulla porta e sul corrimano delle scale. In tutto ciò, nessuno sembra ver sentito nulla, e si presume che il revolver sia stato usato in modo da non creare alcun rumore, magari tappata con qualcosa, o magari era munita di silenziatore.
L’ex gioielliere non ha un passato del tutto pulito: infatti, l’uomo fu coinvolto tempo fa in una vicenda giudiziaria perché ritenuto responsabile di usura, anche se successivamente venne assolto. Tuttavia, la polizia ha scoperto che Granier era stato fermato nel 2006 per contrabbando di sigarette. Le indagini comunque proseguono e la polizia sta interrogando parenti e conoscenti.