Oggi, a Trezzano sul Naviglio, le scuole sono chiuse dopo che ieri, giovedì 12 ottobre nel pomeriggio, verso le 15.30, è scoppiato un incendio in un capannone nell’area della ex Scapa Italia.
Il capannone in questione si trova in via Cellini, ed era sede un tempo di un’azienda famosa nel settore della distribuzione pasti. Questo capannone è ormai dismesso da cinque anni, ma si trova nel cuore della zona commerciale. È dunque facile capire che il pericolo dovuto all’incendio in questa zona abbia creato il panico, sia nel comune di Trezzano che in quelli limitrofi.
Inizialmente, si è innalzata una nube di fumo grigio che ha bloccato il traffico degli automobilisti in transito sulle tangenziali attigue, causa scarsa visibilità. Ma il pericolo più grande consiste nelle sostanze bruciate dal fuoco e respirate dagli abitanti di Trezzano sul Naviglio e dei comuni vicini.
I vigili del fuoco hanno lavorato fino a stamattina, ed erano presenti con cinque mezzi antincendio: intorno alle 8.30, le fiamme erano sotto controllo anche se, all’interno dei 5000 m quadri del capannone, c’erano ancora dei focolari accesi. Sul posto si è precipitata la squadra del nucleo batteriologico chimico radiologico (Nbrc) dei pompieri, che ha rilevato la presenza di amianto nella struttura bruciata. Inoltre, all’interno del capannone, erano presenti numerosi frigoriferi, e le fiamme hanno bruciato tutta la coibentazione di questi apparecchi.
Attualmente, le analisi dell’Arpa sono ancora in corso per capire la quantità di fibre che sono state liberate nell’aria e quindi il livello di tossicità della nube liberata. La quantità di fumo provocata dall’incendio al momento è minima, ma comunque il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, ha voluto tenere chiuse le scuole e i nidi comunali, e ha chiesto inoltre a cittadini la chiusura delle porte e delle finestre sia delle abitazioni che delle attività commerciali, industriali, e dei servizi.
Il problema più rilevante non sono stati i danni strutturali che l’incendio ha apportato, ma la pericolosità della nube tossica scaturita dall’incendio. Tutta la cittadinanza è in attesa delle analisi definitive dell’Arpa, per capire la pericolosità della nube tossica, e le relative conseguenze che questo potrà portare.