La protagonista di questa storia si chiama Olga, ha cinque anni ed è molto, molto tranquilla. Si tratta di una piccola cagnolina, un incrocio tra un bassotto e un pincher, ed è il cane di Maria Augusta Marrosu, il cane del prefetto di Treviso. Ed è la cagnetta la ‘responsabile’ di uno spiacevole episodio per il prefetto, che è stato allontanato da un ristorante di Cimadolmo durante una cena ufficiale. E’ la stessa Marrosu che racconta l’episodio: “Stavo presenziando ad una cena ufficiale come ospite e Olga si trovava buona e tranquilla nella sua borsa. Finché si è trattato dell’aperitivo all’aperto tutto è andato bene, ma quando ho varcato la sala del ristorante e mi sono accomodata, appoggiando Olga a terra tra me e mio marito, la situazione è precipitata”.
Il ristoratore si sarebbe rivolto in questa maniera al prefetto, dicendo: “Questo è un ristorante, non un canile”. La Marrosu ha provato a calmare la situazione, prima di tutto, per poi far notare al ristoratore che la stava cacciando che nel suo locale non c’era scritto da nessuna parte che era impedito l’accesso agli animali. Il prefetto di Treviso racconta: “Non è neppure servito che obiettasi che c’è una legge che consente di tenere con sé un cagnolino se non disturba. Ho manifestato tutta la mia irritazione e me ne sono andata, senza minacciare nessuno perché sono l’opposto di una rappresentante istituzionale arrogante“.
Alla Marrosu sono arrivate diverse scuse dagli organizzatori della serata, che le hanno mandato un fascio di rose bianche; “dal ristoratore, invece, nessuna parola“, ha affermato il prefetto, dalla quale è pienamente visibile l’irritazione per la spiacevole situazione. Di sicuro, però, la Marrosu ha fatto capire che non frequenterà più questo ristorante. E nemmeno Olga, beninteso!