Treviso, dopo 7 anni di affido la bambina viene spostata senza spiegazione

Viveva con la sua famiglia affidataria ormai da 7 anni, fino a quando arriva un avviso improvviso ai genitori in cui si comunicava che la bambina sarebbe stata preso spostata altrove.

Treviso, dopo 7 anni di affido la bambina viene spostata senza spiegazione

Un caso che ha mosso anche molti attivisti di solidarietà sociale, sacerdoti e concittadini della città trevigiana, dove viveva la bambina di 9 anni allontanata dalla sua famiglia affidataria, improvvisamente e senza alcuna motivazione. I genitori della bambina si sono visti recapitare una lettera da parte dei servizi sociali in cui si avvisava dell’allontanamento della figlia, dopo sette anni di convivenza con la famiglia in questione.

L’accaduto ha fatto presto il giro del paese, ed in molti hanno deciso di protestare per quello che è stato denunciato come un’ingiunzione urgente al tribunale dei minori, all’Ulss, e al Garante regionale dei diritti della persona. Definito come uno strappo in un caso di affido, la famiglia ha assunto un avvocato perché possa difenderli e far rimanere così la piccola bambina, ormai legata alla famiglia con cui ha convissuto negli ultimi sette anni.

Strappata alla famiglia senza motivazione

Così come spiega il legale della famiglia, dai servizi sociali non è mai stato notificato alcun disagio alla famiglia, e la lettera inviata ai genitori in cui si avvisava dell’immediato spostamento della bambina non è stata giustificata in alcun modo. Secondo in genitori inoltre, i servizi sociali avrebbero anche agito senza consultare prima la procura dei Minori di Venezia.

Continua l’avvocato Roberta Bettiolo affermando che la famiglia aveva tutto il diritto di ricevere un avviso della decisione di allontanamento della piccola, anche per salvaguardare il legame affettivo che si è convalidato nel corso degli anni. La bambina è molto studiosa, e ha raggiunto grandi traguardi scolastici, instaurando anche una solida cerchia di amicizia nella città in cui ha vissuto negli ultimi 7 anni.

Una decisione, quella presa dai servizi sociali, che oltre ad essere stata definita ingiustificata e senza preavviso, viene anche definita disumana nei confronti del rapporto instaurato tra la bambina e la famiglia affidataria.

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