Treviso, 12enne si suicida senza nessuna apparente ragione: paese sotto choc

In provincia di Treviso, una ragazzina di 12 anni si è tolta la vita, per nessuna apparente ragione. Si attendono ulteriori accertamenti, compreso l'interrogatorio agli insegnanti e familiari.

Treviso, 12enne si suicida senza nessuna apparente ragione: paese sotto choc

I casi di suicidi aumentano ogni giorno di più e, nella maggior parte delle volte, i giovani e giovanissimi sono i soggetti maggiormente a rischio. Sono giovani che decidono di porre fine alla loro vita, a volte senza alcuna ragione apparente, almeno a quanto riferiscono gli amici e i familiari. Una tragedia del genere si è consumata a Conegliano, in provincia di Treviso, dove una ragazzina di 12 anni ha messo fine alla sua vita lasciando la comunità sotto choc.

Una bambina che, nella giornata di venerdì 16 settembre, ha messo la parola fine alla sua vita suicidandosi nella sua casa. Una famiglia di origine balcanica, giunta in Italia, soltanto da un paio di mesi, dove sembra che si stesse integrando bene in questa nuova realtà. I genitori erano ben integrati e lavoravano, proprio come racconta la Tribuna di Treviso. 

Una ragazzina che, insieme ai suoi compagni frequentava le scuole medie, già da qualche giorno. Sembrava si fosse integrata fino a quando venerdì 16 settembre ha deciso di suicidarsi lasciando tutti di stucco. I motivi all’origine di questo folle gesto non si conoscono, ma per ora sembrano escludersi episodi di bullismo che possa aver subito e, quindi, scatenare questa decisione. 

Soltanto le indagini che si stanno svolgendo e si svolgeranno nei prossimi giorni cercheranno di fare luce su quanto accaduto a questa bambina. I genitori e gli insegnanti saranno interrogati nelle prossime ore per riuscire a venire a capo di questa situazione e capire se ci fossero delle ragioni o spiegazioni alla base.

Purtroppo, il compito di ritrovare il corpo inerme della bambina di 12 anni è spettato ai genitori, i quali hanno immediatamente avvertito i soccorritori, ma purtroppo, nulla è stato possibile. nel frattempo, si sono mobilitati anche i militari dell’Arma che stanno facendo gli accertamenti dovuti ed è stata anche informata la Procura di Treviso.

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