Trento: imprenditrice uccisa e violentata da un suo dipendente

Agitu Ideo Gudeta, imprenditrice etiope è stata uccisa e violentata a 42 anni da un suo dipendente che ha confessato nella notte. Alla base dell'omicidio ci sarebbero ragioni economiche.

Trento: imprenditrice uccisa e violentata da un suo dipendente

Agitu Ideo Gudeta è stata ritrovata senza vita nella serata di martedì 29 Dicembre nella sua abitazione di Frassilongo, provincia di Trento. Nella notte è stata arrestato il suo presunto assassino, che sarebbe un collaboratore dell’imprenditrice. L’uomo ha confessato di aver ucciso Agitu a colpi di martello durante una lite avvenuta per questioni economiche.

Il reo confesso è Adams Suleimani, ghanese di 32 anni che nell’azienda nella vittima si occupava del pascolo delle capre e viveva al primo piano dell’abitazione. L’uomo condotto dai Carabinieri nella caserma di Borgo Valsugana per l’interrogatorio, avrebbe ammesso l’omicidio scaturito dalla richiesta alla vittima di ricevere il suo stipendio non ancora corrisposto. 

Dettagli dell’omicidio

A lanciare l’allarme alle forze dell’ordine e ai soccorsi sono stati alcuni amici di Agitu Ideo Gudeta verso le 17.30 del 29 Dicembre, dopo che quest’ultima non si era presentata ad un appuntamento col geometra per ampliare la sua azienda. Nonostante i soccorsi immediati non si è potuto che constatare il decesso della 42 enne. La donna aveva ferite profonde alla testa, e giaceva in camera da letto. Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri che dopo poche ore dal delitto hanno ritrovato l’arma: un martello di medie dimensioni.

Le indagini in corso seguite dal procuratore Giovanni Benelli e dal procuratore Sandro Raimondi, hanno poi portato come suddetto all’arresto di Adams Suleimani, che viveva a Frassilongo, nello stesso edificio della vittima e a pochi chilometri dall’azienda agricola “La capra felice” di cui la donna era imprenditrice. 

Il movente dopo che i carabinieri hanno interrogato per ore il sospettato dovrebbe essere legato ai soldi e ad uno stipendio non remunerato, ma per ora gli inquirenti non escludono anche altre piste, in quanto il ghanese avrebbe confessato di aver abusato anche sessualmente della vittima mentre già si trovava a terra agonizzante.

Sul terribile omicidio si è espresso con una nota Roberto Paccher, presidente del consiglio regionale del Trentino:”Alla fine di questo anno terribile torna la triste realtà della violenza di genere e del femminicidio. Nel ricordo di questa giovane imprenditrice lavoratrice e donna di valore voglio rimarcare con forza la necessità di continuare una lotta senza quartiere alla violenza nei confronti delle donne, un morbo che sarà sconfitto solo con una risposta corale di tutti. Basta violenza sulle donne !”.

 

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