Trento, bimbo di 11 anni rifiutato dalla famiglia: “E’ malato, non lo vogliamo più” (2 / 2)

In questo caso, però, i responsabili della struttura puntano il dito contro il sistema, contro tutte le istituzioni colpevoli di aver fatto venir meno quel fondamento aiuto e supporto che questi bambini – e di conseguenze anche le rispettive famiglie – hanno bisogno.

 

“Viene fuori il pensare emotivo, che sgorga dalla pancia: o sono disgraziati o sono disperati. In ogni caso abbiamo fallito. Le Istituzioni hanno fallito, la società ha fallito. Se una famiglia si arrende, le Istituzioni hanno fallito”.

 

Sono queste le parole pubblicate in un lungo articolo sui loro canali social e che vuole far comprendere quanto spesso dietro agli errori di un genitore ci sia la disperazione per essere stato abbandonato da uno Stato indifferente.

“E’ mancato il loro supporto, i servizi, l’aiuto necessari a che un bambino e i suoi genitori possano affrontare insieme la drammaticità di una disabilità dura, a volte durissima”.

 

La diffusione di queste storie è fondamentale per sollevare la questione e tenere alta l’attenzione su tematiche sensibili, sperando che le cose cambino e che finalmente un giorno si possa ritornare a parlare di autismo senza paura, senza pietà ma col sorriso in volto.