Sofia, 4 anni, è deceduta nella notte tra domenica e lunedì all’Ospedale di Brescia per malaria. Una notizia che, oltre a colpire per il dolore della perdita della vita di una bimba, lascia tutti esterrefatti perché non risulta che la famiglia della vittima sia stata all’estero nei paesi tropicali, dove c’è la possibilità di contrarre la malattia.
La bimba, infatti, era in vacanza a Bibione con i suoi cari, ma al rientro a casa ha accusato febbre molto alta, tanto da indurre i genitori a portarla per accertamenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Chiara di Trento. Qui i medici le hanno diagnosticato la malattia e ne hanno disposto il trasferimento d’urgenza all’Ospedale di Brescia. Ma la piccola, entrata in coma, nonostante le cure del caso, non c’è l’ha fatta ed è deceduta nella notte tra domenica e lunedì.
I medici non riescono a darsi una spiegazione per questo rarissimo caso. Il dottor Claudio Paternoster, primario del reparto malattie infettive dell’Ospedale di Trento, non nasconde le sue perplessità sul caso, dichiarando che da ben 30 anni non gli capitava un caso del genere.
La malaria che ha colpita Sofia, è di tipo cerebrale, una forma molto aggressiva che viene contratta dopo essere stati punti dalla zanzara Anopheles, che allo stato attuale non è presente in Italia, come dichiarato da Giovanni Rezza, responsabile del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.
Sarà l’esame epidemiologico a dare maggiori informazioni su come sia stata contratta la malattia, poiché il contagio può anche avvenire con il contatto con il sangue di qualcuno che ha già la malaria.
Nel frattempo si fanno alcune ipotesi su come la piccola possa essere stata contagiata. Potrebbe essere stata punta da una zanzara giunta in Italia in qualche bagaglio e che, visto le alte temperature, ha trovato un habitat favorevole. Ma si vocifera anche di un ricovero della piccola nel reparto pediatrico dell’Ospedale di Trento, negli stessi giorni in cui erano ricoverati anche due ragazzini che avevano contratto il virus in Africa, ipotesi per il momento che non è stata ancora confermata.