Oltre tremila minori sbarcati: la Sicilia chiede aiuto a Roma

Scatta l'emergenza minori in Sicilia. Oltre tremila le presenze di ragazzi minorenni, anche non accompagnati, che vivono in condizioni di povertà. Difficoltà da parte della regione all'assistenza. Chiesto aiuto a Roma

Oltre tremila minori sbarcati: la Sicilia chiede aiuto a Roma

Scatta l’allarme in Sicilia per l’aumento dei minori sbarcati in poco tempo sull’isola. I dati rilevati fino a maggio sono paurosi: 3.188 minori sono stati ospitati sull’Isola, numero sproporzionato e cresciuto enormemente, se si pensa che fino alla fine di marzo erano appena 1.842. Impossibile per i comuni mantenere l’assistenza per un così grande numero di immigrati, visti gli alti costi necessari: la spesa per ospitare i minori nell’isola si aggira attorno alle 230 mila euro, cifra necessaria ogni giorno. E soprattutto, la retta per i minori che si trovano nelle comunità o in casa famiglia si aggira attorno alle 70 euro. Un rimborso di 20 euro al giorno è garantito solo dal Ministero delle Politiche Sociali, ma le richieste di rimborso sono ben 749.

Giuseppe Bruno, assessore alle Politiche Sociali Regionali, assicura che stanno cercando di trovare una soluzione adeguata a risolvere il problema immigrazione, con la creazione di nuovi centri di accoglienza che prevedano l’assistenza per i minori di personale esperto. Proprio domani dovrebbe essere approvato un accordo che stabilisce che le spese per l’assistenza ai minori devono essere attribuite al governo nazionale, per non pesare sulla regione, che deve invece contribuire a finanziare i comuni.

La Regione è pronta per chiedere lo stato di emergenza, per avere a disposizione più risorse e maggiore collaborazione tra gli enti interessati nello svolgimento di queste mansioni. Da valutare anche nuove soluzioni per i minori che fuggono dai centri di accoglienza, come spesso è capitato, a volte finendo nelle mani di criminali spietati. Per riassettare la situazione basterebbe una cifra, già conteggiata, di venti milioni di euro, e i comuni potrebbero mettere a disposizione degli immigrati le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza), luoghi con tanti posti pronti per ospitare nuove presenze.  

Qui potrebbero essere trasferite molte persone, di cui 309 adulti e 158 minori; inoltre, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, saranno pronti altri 600 posti, di cui la metà saranno riservati ai minori. Il sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato che l’impegno dei siciliani è alto e la solidarietà è una delle prerogative del loro carattere. Sicuramente una buona notizia, ma che da solo non risolverà certamente il problema degli sbarchi in Sicilia, che invece sembrano non smettere di aumentare.

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