Tre cadaveri ritrovati in casa a Figline Valdarno: madre e figli erano morti da un mese

Secondo i primi rilievi del medico legale, Luigia Teresa Etteri e i suoi due figli, Francesca e Massimo, erano morti da un mese. Il loro ritrovamento si è avuto dopo all'allarme della vicina, accortasi di un odore sgradevole proveniente dalla loro abitazione.

Tre cadaveri ritrovati in casa a Figline Valdarno: madre e figli erano morti da un mese

I cadaveri di Luigia Teresa Etteri e dei suoi due figli, Francesca e Massimo Giovannella Del Bianco, di 46 e 51 anni, sono stati rinvenuti, nella loro abitazione di Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Stando ai primi rilievi, eseguiti dal medico legale e stando ai rapporti della scientifica dei carabinieri accorsi nel vicolo Guinelli, nel centro storico della cittadina toscana in cui è stata scoperta la tragedia, giacevano lì da almeno un mese. 

Il terribile ritrovamento dei corpi senza vita della madre e dei suoi due figli, in avanzato stato di decomposizione, è stato reso possibile solo quando la vicina di casa si è accorta di un odore molto sgradevole proveniente dalla loro casa, da tempo chiusa senza una spiegazione. 

I primi rilievi e le ipotesi sulla morte

Dai primi rilievi è escluso che la morte sia stata provocata dall’intervento di una persona esterna, dato che la porta dell’abitazione era chiusa dall’interno. Luigia, 77 anni, potrebbe essere morta per il tumore, mentre i figli si sarebbero potuti suicidare, sopraffatti dal dolore e dalla disperazione. Storditi con i medicinali, si sarebbero forse uccisi a coltellate, con una lama sequestrata dai militari.

Ma c’è un’altra ipotesi che gli inquirenti stanno valutando: quella che uno dei due fratelli abbia ucciso l’altro, per poi togliersi la vita dopo la morte della madre. Ovviamente solo l’autopsia potrà chiarire l’accaduto. Solo dopo la raccapricciante scoperta, in molti si sono resi conto che non li si vedeva in giro da almeno un mese e che dall’abitazione non si sentivano rumori.

In molti li descrivono come una famiglia riservata, arrivata in zona da qualche anno, dopo il rientro dal Venezuela. Di sicuro il Covid aveva diradato gli incontri con il vicinato, mentre altri credevano che se ne fosseero andati via. L’inevitabile resa alla malattia gravissima di Luigia, sopraggiunta dopo un ricovero, e il ritorno nella casa sul vicolo, ha spezzato via tutte le loro forze per sempre.La 77enne e i figli erano venuti a vivere a Figline per le cure della donna, seguite al vicino ospedale Serristori, a 100 metri dalla loro abitazione , oltre che per la vicinanza con Firenze, meta di esami medici.

Continua a leggere su Fidelity News