Trastevere, allarme movida in stile "Arancia Meccanica": sputi su maniglie e citofoni

A Trastevere si assiste a scene di vera e propria follia, la movida del tutto fuori controllo sta seminando il panico tra la popolazione: vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.

Trastevere, allarme movida in stile "Arancia Meccanica": sputi su maniglie e citofoni

A Roma, zona Trastevere, si sta assistendo a scene da film horror. Per la gravità della situazione in molti hanno accostato ciò che sta accadendo con il film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick, icona cinematografica di una società infestata dalla violenza di una banda di ragazzi che sfogava le sue frustrazioni diurne con atti di indicibile violenza durante la notte.

Stessa cosa sta accadendo nei quartieri romani, dove la movida sta andando fuori controllo. Chi denuncia questa allarmante situazione è la popolazione di Trastevere e in particolar modo la costumista di numerose serie televisive e cinematografiche – come ad esempio “Indietro tutta” e il musical “Francisco de Assis”, per citarne solo un paio – Fiorenza Cipolloneche al Corriere della Sera affida le sue lamentele e il panico che si sta spargendo a macchia d’olio.

Trastevere, la follia della movida diventa incontenibile

Ragazzi senza una morale e senso etico e civico, sputano su maniglie e citofoni con l’intento di diffondere il Covid-19: “Questi ragazzi sono energumeni, non riusciamo a fermarli. Le abbiamo provate tutte, con denunce a ripetizione. Ma ci vorrebbe la Wehrmacht. Sono terrorizzata, barricata in casa“, dichiara la donna che presa dallo sconforto si è trincerata con un nastro bianco e rosso al fine di dissuadere da questi attacchi criminosi.

Il Rione Trastevere ha il suo da fare per tenere sotto controllo questo dilagare di delinquenza e la Polizia Locale di Roma è sempre più impegnata ad evitare assembramenti nelle varie piazze della città, già dalla scorsa settimana: “I livelli di violenza toccati ogni notte, ormai non più soltanto nel fine settimana sono inimmaginabili”,  aggiunge sempre Fiorenza Cipollone e continua rivelando che questi ragazzini arrivano da fuori Roma o dalla periferia vestiti nello stesso modo – come nel film di Kubrik – e al polso hanno un pugno di ferro.

Tra di loro fanno bella mostra anche figli di personaggi di spicco della Roma bene perché la stessa Cipollone dichiara che l’idiozia non fa distinzioni di censo: “E il risultato è sempre lo stesso: il minimo che possono fare è pis*iarti sulla porta. Poi, se protesti, organizzano vere e proprie gare, prendendo la mira, e ti sputano sulla maniglia o sul citofono, con la speranza di attaccarti il Covid“.

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