Trapani, topo preso a calci in un video: Enrico Rizzi presenta esposto

L'episodio, che è stato filmato da un giovane testimone, si è svolto nella conosciuta via Fardella. Questa strada, situata nel cuore di una vivace e affollata città, è spesso teatro di eventi che catturano l'attenzione dei suoi abitanti e dei visitatori.

Trapani, topo preso a calci in un video: Enrico Rizzi presenta esposto

Un breve video pubblicato da un giovane trapanese su TikTok sta facendo il giro del web, suscitando indignazione e sdegno. Nel video, si può vedere un ragazzo che sferra un calcio ad un piccolo topo che esce da una tabaccheria sulla via Fardella. L’episodio ha destato l’attenzione dell’attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi, che ha espresso la propria disapprovazione in una nota stampa.

Rizzi afferma che l’azione del ragazzo, seguita da risate e divertimento, è inaccettabile perché l’animale non merita di subire sofferenze gratuite. Il topo, infatti, non aveva colpa alcuna se non quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Rizzi si aspetta che l’intera città di Trapani, dalle istituzioni ai cittadini comuni, si indigni per questo comportamento crudele.

L’attivista sottolinea il fatto che ogni essere senziente, compreso un topo, merita rispetto in quanto in grado di provare emozioni e dolore come noi. Sferrargli un calcio e lasciarlo sofferente è un gesto disumano e vile che andrebbe sanzionato come reato. Rizzi ha anche annunciato di aver inviato il video alla Polizia Postale di Trapani, nella speranza che il responsabile venga identificato e punito.

Rizzi richiama inoltre l’attenzione sul fatto che numerosi studi scientifici hanno dimostrato come la violenza sugli animali durante l’adolescenza, soprattutto quando viene manifestata con particolare crudeltà, possa essere considerata un segnale di allarme e un fattore di rischio per lo sviluppo di futuri comportamenti criminali. Il messaggio finale di Rizzi è una chiamata a una condanna severa di questo tipo di comportamenti, perché se continuiamo a sottovalutare questi gesti non potremo mai sperare di vivere in un mondo migliore. 

La folla si è inevitabilmente formata attorno a loro, con passanti affascinati e curiosi che si fermavano per ammirare l’arte in crescita. I commercianti locali hanno presto capito l’importanza di quell’evento improvviso e hanno cercato di sfruttare al meglio l’occasione aprendo i loro negozi per accogliere i numerosi visitatori incuriositi. Il murale, che pian piano prendeva forma, rappresentava un’esplosione di colori e simboli che riflettevano l’identità unica della città. L’opera d’arte era un tributo alla vivacità e alla diversità che caratterizzano la via Fardella e i suoi abitanti. 

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