Si stanno svolgendo a Trapani in questi giorni le audizioni dell’Antimafia coordinata dal presidente Nicola Morra, che sta raccogliendo informazioni per studiare meglio le relazione ritenute “opache” tra mafia e massoneria in Sicilia. In questi mesi nell’isola ci sono stati molti episodi che hanno visto coinvolti esponenti delle logge massoniche locali e della criminalità organizzata, entrambe le associazioni avrebbero avuto un ruolo di primo piano in alcuni episodi avveuti negli ultimi anni.
Ma nel corso della seconda giornata di audizioni prevista quest’oggi 25 maggio in mattinata presso la Prefettura di Trapani è successo un episodio sul quale adesso stanno indagando le forze dell’ordine. A presiedere le audzioni c’era anche il presidente dell’Antimafia, Nicola Morra. Nel corso dei colloqui venivano ascoltati anche quattro esponenti della massoneria locale, tra cui l’ex gran maestro della loggia locale “Francisco Ferrer”. Poi è accaduto l’incredibile.
Grave fuoriprogramma
Nicola Morra si stava recando ai servizi quando all’improvviso ha notato che la porta della stanza dove si stavano svolgendo le audizioni non si apriva. A questo punto si è reso conto che dietro la stessa c’era un soggetto che stava molto probabilmente registrando quanto avveniva nella stanza.
“Il soggetto fermato non era tra quelli convocati dall’Antimafia: abbiamo segnalato tutto alla Questura di Trapani, spero si comprenda esattamente cosa è accaduto” – così ha spiegato Morra alla stampa parlando con i giornalisti al termine delle audizioni, che sono state sosprese per un’ora dopo questo episodio.
Il soggetto scoperto a registrare le audizioni era un appartentente alla massoneria. Che cosa ci facesse lì resta un mistero. Nella giornata del 24 maggio in audizione si era anche parlato riguardo l’indagine Artemisia che riguarda una associazione segreta di stampo massonico con sede a Castelvetrano, la Francisco Ferrer appunto. Castelvetrano è il paese d’origine del superlatitante, Matteo Messina Denaro, presunto boss legato a Cosa Nostra.