Non ce l’ha fatta Antonio Calandrino, 62 anni, carrozziere in pensione residente a Castelvetrano. L’uomo, la notte tra il 24 e il 25 dicembre aveva tentato di sedare un’accesa lite tra due giovani fidanzati che discutevano animatamente sotto casa dei genitori, una palazzina alla periferia di Castelvetrano, nel Trapanese, nei pressi di via Tagliata.
Ad un tratto è stato spinto giù da un parapetto sulle scale e, nonostante i soccorsi e le cure in ospedale, è deceduto 10 giorni dopo, ieri sera, al Trauma Center dell’spedale Villa Sofia a Palermo dove era stato ricoverato il 25 dicembre.
La ricostruzione della tragedia
Sul caso indagano i carabinieri su input della Procura di Marsala. Calandrino, chiamato Nino da amici e parenti, a quanto avrebbero accertato i militari dell’Arma era andato a trovare i suoi genitori, che abitano proprio nella parte alta di via Tagliata. Intorno alle 23 il carrozziere in pensione è uscito dall’abitazione per fumare una sigaretta.
Si è appoggiato alle sbarre di un parapetto che delimita lateralmente la scalinata che conduce nella via sottostante. A quel punto sarebbe arrivata una ragazza con il fidanzato. Scesi dalla macchina, i due hanno iniziato a litigare. questo Pare che Nino Calandrino li abbia invitati ad allontanarsi dalla sua auto, con la paura che venisse danneggiata poichè parcheggiata lì vicino, e da lì è sarebbe nato un battibecco con la ragazza, una 23enne, che avvicinatasi all’uomo l’avrebbe spinto, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo precipitare nella scalinata.
Dopo un volo di circa 4 metri e un violento impatto al suolo, Antonio ha riportato un grave trauma cranico e lesioni multiple. La giovane era stata denunciata per lesioni personali aggravate. Il reato, dopo la morte della vittima, sarà modificato. Soccorso dal 118 con un’ambulanza e trasportato all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, viste le gravi ferite, è stato trasferito in elisoccorso a Palermo e sottoposto a un delicato intervento chirurgico per ridurre il trauma cranico.L’ operazione è riuscita ma l’uomo, a causa di una ischemia, è entrato in coma e ieri sera è deceduto. Sul caso indagano i carabinieri mentre la Procura ha disposto l’autopsia sulla salma.