Tragedia a Valeggio: istruttrice cinofila muore annegata per salvare uno dei suoi cani

Polina Kochelenko, istruttrice cinofila 35enne, è morta, finendo in un canale, nel tentativo di salvare uno dei suoi cani. Sul corpo verrà effettuata l'autopsia per chiarire la dinamica esatta della morte.

Tragedia a Valeggio: istruttrice cinofila muore annegata per salvare uno dei suoi cani

L’istruttrice cinofila Polina Kochelenko, 35enne, di origini russe, con un passato da modella, che aveva studiato Giurisprudenza all’Ateneo di Torino, è morta annegata venerdì 16 aprile ed il suo corpo è stato trovato ieri mattina, all’alba, nelle campagne di Valeggio, in provincia di Pavia, in un canale, a circa 500 metri dalla casa in cui si era trasferita a dicembre.

La giovane si sarebbe lanciata nel canale, forse nel disperato tentativo di salvare uno dei suoi cani, un cucciolo, cui era molto legata, che non riusciva a risalire la ripida sponda della Roggia Malaspina. L’allarme è stato dato dalla madre e dai vicini che non l’hanno vista rincasare.

Il ritrovamento del cadavere

Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della compagnia di Vigevano che si sta occupando del caso, la donna sarebbe uscita dalla sua abitazione con i suoi 6 cani per la classica passeggiatina quotidiana ma da allora, di lei non si sono avute più notizie.

Le ricerche sono scattate sabato mattina. E’ stato rinvenuto il telefono, sul quale risultavano diverse chiamate effettuate dalla madre che, vivendo a Nole, in provincia di Torino, si è recata a Valeggio per denunciare la scomparsa di Polina, 2 guinzagli, ritrovati sulla riva della roggia Malaspina, assieme alle chiavi di casa, mentre nelle vicinanze sono stati trovati anche 4 dei 6 cani. 

I militari di Vigevano, i pompieri, i sommozzatori e la protezione civile, con un lavoro di squadra, hanno ritrovato il corpo della giovane all’interno di un canale, profondo un metro e mezzo, con una profonda ferita alla testa, legata probabilmente alla violenta caduta, mentre dei 2 cuccioli neanche l’ombra. 

La salma è stata trasferita all’istituto di Medicina Legale di Pavia dove verrà effettuata l’autopsia non per accertare le cause del decesso, in quanto è certo che si sia trattato di incidente, ma per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Sin da subito è stata esclusa l’ipotesi di effrazione o colluttazione, poichè la casa della vittima era in ordine e priva di segni.

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