“Mi ero affacciata poco prima sul balcone, ho visto l’operaio sulla gru svolgere il suo lavoro, poi è precipitato”, “Ho sentito un forte boato e sono corso fuori dal bar. C’era una signora a terra, colpita da un calcinaccio, e l’ho soccorsa. La gru è crollata. L’ho vista come spezzata a metà”.
Questa sono solo due delle tante toccanti testimonianze di chi, stamattina, ha assistito all’ennesima tragedia del lavoro a Torino, in via Genova, all’altezza dell numero 107, dove una gru utilizzata in un cantiere edile si è schiantata al suol .
Nel crollo, la gru è finita contro un palazzo di 6 piani. Il bilancio è di 3 operai morti, 2 deceduti sul colpo dopo essere rimasti incastrati nell’intelaiatura ed il terzo deceduto poco dopo l’arrivo al Cto, stroncato da un grave trauma cranico a sol i20 anni.
La ricostruzione
Da una prima ricostruzione i tre operai coinvolti nell’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Torino, si trovavano sulla piattaforma per montare il braccio della gru, poi crollata. Il cantiere dove stavano lavorando gli operai era stato aperto per il rifacimento del tetto di un palazzo di sette piani. I vigili del fuoco hanno estratto un ferito dalla sua automobile, rimasta schiacciata nel crollo. Altri passanti sono rimasti feriti e trasportati in ospedale dal 118.
“Un cedimento alla base della gru che ha comportato a cascata il crollo della struttura reticolare che serviva per le operazioni di manutenzione della facciata dell’edificio”. Così il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Agatino Carrolo, riassume l’esito dei primi accertamenti sull’incidente. “Non escludo – ha aggiunto – altri cedimenti localizzati lungo lo sviluppo della volata della della gru”.
“Ieri qui sotto c’era la coda all’ufficio postale e pochi metri più in là c’è la fermata dell’autobus. Poteva essere una strage”. A dirlo un operaio del cantiere di via Genova. L’incidente è avvenuto nel popoloso quartiere Nizza Millefonti, a pochi passi dal Lingotto, in una zona di grande passaggio, dove sono numerosi i negozi e i servizi. La via, che è ancora chiusa al traffico, è anche attraversata dai mezzi pubblici. nSul posto sono arrivati gli assessori Gianna Pentenero e Francesco Tresso, poco dopo anche il sindaco Stefano Lo Russo.
La richiesta della Filca-Cisl
Tra le prime reazioni quella della Filca-Cisl: “Siamo sconvolti e colpiti per il gravissimo incidente, – spiega Mario De Lellis – ci appelliamo a tutte le istituzioni: non si perda altro tempo e si mettano subito in pratica gli interventi previsti per la sicurezza nei cantieri, non è più accettabile assistere alle stragi quotidiane in edilizia e in tutti i luoghi di lavoro”.
De Lellis dichiara che devono essere messi in pratica tutti i provvedimenti annunciati dal Governo: la costituzione di una banca dati centrale per gli infortuni, con l’obiettivo di arrivare alla Patente a punti, il rafforzamento del potere di sospensione delle attività nelle aziende che non rispettano la normativa, per dare la possibilità all’azienda di mettersi a norma, l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro, misure ad hoc per il pensionamento degli edili, concludendo: “Non possiamo assistere inermi a questa lunga scia di sangue nei cantieri, è inaccettabile. Ci stringiamo al dolore dei familiari e dei colleghi degli operai coinvolti”.