Tragedia a Pisa: 11enne si spara alla testa con la pistola del padre carabiniere

Un bambino di 11 anni è morto in seguito ad un copo di pistola partito dall'arma di ordinanza del padre carabiniere. Si lavora per ricostruire la dinamica e capire se si sia trattato di un incidente o di un gesto intenzionale.

Tragedia a Pisa: 11enne si spara alla testa con la pistola del padre carabiniere

Una terribile tragedia ha colpito Pisa, dove ieri un bambino di 11 anni è morto in seguito ad un colpo di pistola sparato dall’arma del padre. La tragedia si è consumata sabato intorno all’ora di pranzo nella villetta in provincia di Pisa dove il bambino viveva con i genitori, un carabiniere ed una agente di polizia municipale entrambi impiegati a Livorno.

L’11enne si trovava da solo nella sua cameretta intorno alle ore 13:30 quando si sarebbe sparato un colpo alla testa, secondo la prima ricostruzione dell’incidente fatta dai carabinieri di Pisa . Inutile la chiamata al 118 ed i tentativi di rianimazione dei volontari e medici dell’ambulanza, che hanno potuto solamente costatarne la morte. 

L’arma sarebbe quella di ordinanza del padre carabiniere, solitamente custodita in un posto al sicuro “con diligenza“, confermano i colleghi di Pisa dell’uomo. Resta da chiarire come il bambino si sia impossessato della pistola del padre dalla quale è uscito il proiettile che lo ha ucciso, e se il colpo sia stato accidentale o intenzionale.

L’11enne avrebbe tra pochi giorni finito le lezioni presso la scuola elementare da lui frequentata, e a giugno sarebbe passato a comunione. Descritto come “dolce, educato, obbediente. Un bimbo d’oro“, il piccolo prendeva buoni voti e non avrebbe manifestato problemi evidenti né a scuola né in famiglia. La sua aspirazione era di diventare militare, proprio come il padre.

Al momento si escludono anche episodi di bullismo sui social, anche se i carabinieri hanno sequestrato dalla camera del bambino i quaderni, il diario e gli strumenti elettronici per cercare di trovare una motivazione davanti a questa terribile tragedia. La notizia della sua morte ha subito fatto il giro della città toscana, con i maestri e genitori dei compagni di classe dell’11enne che adesso dovranno spiegare ai figli che il loro amico, che avevano visto seduto al proprio banco lo scorso venerdì, ora non c’è più.

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