Tragedia a Catanzaro: il commissario Antonio Trotta si accascia a terra e muore mentre è in servizio

Il commissario di polizia Antonio Trotta è deceduto all’ospedale di Catanzaro dove era stato ricoverato domenica scorsa, dopo il malore prima della partita di calcio tra Catanzaro e Foggia.

Tragedia a Catanzaro: il commissario Antonio Trotta si accascia a terra e muore mentre è in servizio

Saranno celebrati domani, sabato 11 dicembre, alle ore 15:00, presso la Chiesa di San Domenico a Torano Castello, in provincia di Cosenza, frazione Sartano, i funerali del 34enne Antonio Trotta, che lascia la moglie e una figlia di 10 anni.

Il giovane commissario di polizia non ce l’ha fatta, dopo essere stato colpito da un malore durante un servizio di controllo allo stadio domenica scorsa per la partita di calcio tra Catanzaro e Foggia.

L’accaduto 

Domenica scorsa , 5 dicembre, poco prima dell’inizio della partita allo stadio Ceravolo,il poliziotto è stato colpito improvvisamente da un‘aneurisma cerebrale. Mentre era impegnato in servizio di ordine pubblico nelle operazioni di prefiltraggio dei tifosi del Foggia in arrivo a Catanzaro per la partita di calcio di serie C tra pugliesi e calabresi, il commissario capo era crollato a terra, perdendo i sensi, nei pressi della galleria Sansinato di Catanzaro ed era stato soccorso da un tifoso foggiano e da un agente del Reparto mobile. 

Sul posto è intervenuto l’elisoccorso per il trasporto immediato al nosocomio bruzio, dove ha subito un delicato intervento chirurgico alla testa. Dopo 4 giorni dal ricovero all’ospedale di Cosenza, il 34enne si è spento. Originario di Torano, in provincia di Cosenza, Antonio si era arruolato in Polizia nel 2015, frequentando il 105° corso per commissari della Polizia di Stato a Roma sino al 2017.

Nel gennaio di quell’anno Antonio Trotta era stato assegnato nella sua Calabria dove, con passione per la professione e l’orgoglio di lavorare nella sua terra d’origine, aveva svolto servizio alle Volanti di Catanzaro e al Commissariato di P.S. Lido di Catanzaro. Attualmente era in servizio alla Divisione anticrimine della Questura.

 Fedele alla divisa sotto cui batteva un cuore carico di speranza per il futuro, di attenzione per gli uomini che gli venivano affidati e per le persone che incontrava, Antonio, nonostante i primi timidi segnali di miglioramento si è aggravato, fino al decesso, avvenuto nella notte.

 

 

 

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