Tragico rinvenimento stamattina, 10 febbraio, a Sestu, una cittadina a nord di Cagliari. Proprio qui, in un appartamento di via Donizetti, è stato scoperto il cadavere di una 37enne, riverso in una pozza di sangue.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 7: 30 di oggi da alcuni familiari della donna che non riuscivano a mettersi in comunicazione telefonica con lei e che, citofonandole, non ricevevano risposta.
L’accaduto
Dopo ore trascorse tra inutili tentativi di parenti e amici di mettersi in contatto con la donna, i vigili del fuoco hanno forzato la porta per entrare nel suo appartamento. Sul posto sono accorsi tempestivamente i carabinieri della locale stazione che, varcata la soglia dell’abitazione, si sono trovati di fronte una scena agghiacciante: il cadavere della 37enne riverso in un lago di sangue.
All’arrivo del 118,per la donna non c’era più nulla da fare e ne è stato constatato il decesso. Anche se nelle prime ore nessuna pista è stata lasciata al caso, successivamente ha preso sempre più piede l’ipotesi del suicidio, dato che la donna pare soffrisse di depressione. In un primo momento si pensava ad un omicidio ma sul posto non sono stati trovati segni di effrazione e l’effettuazione dei rilievi esterni sul cadavere da parte del medico legale hanno fatto propendere per il tragico gesto. Sarà ora l’autopsia a fornirci preziosi elementi che aiutino a ricostruire le ultime ore di vita della giovane.
I carabinieri non hanno più dubbi sul fatto che la 37enne abbia voluto porre fine volontariamente alla sua vita, pertanto si è escluso il femminicidio. Parrebbe accreditata l’ipotesi che il malessere legato alla depressione, di cui la vittima soffriva, la cosidetta “bestia nera”, così come viene definita spesso da chi l’ha provata sulla propria pelle, sia stata la causa predominante che ha portato la 37enne a compiere il gesto estremo. L’ultima parola spetta all‘esame autoptico.