Traffico internazionale di cactus rari: scatta il sequestro di mille esemplari

Dopo anni di indagini coordinate dalla procura di Ancona, sono stati sequestrati mille cactus appartenenti a specie protette diretti nei paesi del Medio-Oriente.

Traffico internazionale di cactus rari: scatta il sequestro di mille esemplari

Per quattro anni sono stati estirpati più di mille cactus nei deserti del Cile ad opera di un trafficante internazionale di piante esotiche residente in provincia di Ancona. Dopo una lunga indagine, le piante illecitamente trafugate sono state rintracciate, quindi fatte ritornare nel loro ambiente naturale dopo ordinanza di rimpatrio.

I mille splendidi esemplari di cactus protagonisti del traffico internazionale in questione scoperto dagli uomini delle forze dell’ordine appartengono al genere Copiapoa. Le indagini hanno avuto inizio nel 2020 dalla procura di Ancona e hanno visto la loro conclusione solo nei giorni scorsi con la notifica ai due indagati della chiusura delle indagini.

Le accuse mosse dalla procura di Ancona sono di detenzione e traffico internazionale di specie protette dalla Convenzione internazionale di tutela della specie animali e vegetali in via di estinzione. Grazie all’intensa attività di indagine che è stata fatta in questi ultimi mesi dal gruppo dei Carabinieri Forestali, si è ricostruita la rete di trafficanti.

Sono state quindi identificate 19 persone tra trafficanti e collezionisti italiani ma anche stranieri. Dall’attività svolta dagli inquirenti è emerso che il traffico aveva come direzione principalmente i paesi dell’area del Medio-Oriente. Le delicate piante che sono state intercettate in tempo prima della loro definitiva destinazione, sono state sequestrate e affidate temporaneamente all’Orto Botanico dell’Università di Milano.

Dopo un lungo volo, le piante sono arrivate il 12 aprile scorso a Santiago del Cile. Il personale Conaf a cui sono state affidate ha successivamente predisposto il loro ritorno in natura. Negli ultimi anni il traffico illegale di piante ha interessato più di 100mila esemplari, con un giro di affari di svariati milioni di euro.

Si registra una crescente richiesta di esemplari di cactus già grandi e ben sviluppati. La raccolta illegale e smodata che se ne è fatta in natura negli ultimi anni ha però provocato un forte disequilibrio della fauna selvatica locale.

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