L’11 giugno 2025 segna una data che potrebbe diventare storica nel percorso italiano verso una normativa compiuta sul fine vita. In Toscana, infatti, è stato registrato il primo caso di suicidio medicalmente assistito dopo l’entrata in vigore, a febbraio, della legge regionale sul tema.
Il protagonista è Daniele Pieroni, scrittore e poeta affetto da morbo di Parkinson dal 2008, costretto da tempo a vivere con una grave disfagia e a dipendere da una Peg per 21 ore al giorno. Pieroni ha scelto con lucidità di porre termine alla propria esistenza il 17 maggio, nella sua casa in provincia di Siena, avvalendosi della normativa regionale e della celebre sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale.
L’associazione Luca Coscioni, da anni attiva sul fronte del diritto all’eutanasia legale, ha seguito da vicino l’intero percorso. Dopo aver contattato nel 2023 il Numero Bianco dell’associazione, Pieroni ha ricevuto assistenza da Marco Cappato e ha intrapreso formalmente il processo previsto dalla legge. L’ASL Toscana Sud Est ha dato parere positivo lo scorso aprile, e il 17 maggio Daniele ha potuto autosomministrarsi il farmaco letale tramite un dispositivo a doppia pompa infusiva.
Alle 16:50 ha smesso di respirare, circondato da medici, badanti, amici e familiari. Il caso ha sollevato una forte reazione politica. Il Governo, infatti, aveva già impugnato la legge toscana davanti alla Corte Costituzionale per un presunto conflitto d’attribuzione, ma la normativa resta in vigore fino al pronunciamento della Consulta.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha difeso il provvedimento, sostenendo che la Regione ha colmato temporaneamente un vuoto normativo che spetterebbe al Parlamento. Un vuoto che la Consulta ha più volte segnalato, lanciando appelli affinché le Camere legiferino. Pieroni, classe 1961, era nato a Pescara e aveva vissuto a lungo a Roma, prima di trasferirsi a Chiusi.
Autore di poesie, prose e libretti d’opera, aveva vinto numerosi premi letterari, tra cui il “Montale Fuori Casa” e il “Premio Erato – Farnesina”. Collaboratore per anni di Radio Rai e della rivista Ritmica, aveva sempre avuto un legame profondo con la musica e la scrittura. “Sono un musicista mancato – diceva – ma la poesia mi ha permesso di ritrovare quella vocazione tradita”. Nel frattempo, il tavolo governativo sul fine vita si è riunito proprio ieri, ma senza trovare un’intesa tra le forze di maggioranza. La proposta di partire da un disegno di legge sulle cure palliative potrebbe approdare in Aula la prossima settimana, ma permangono forti divergenze, in particolare con la Lega, che ha chiesto tempo per valutare il dossier.