Torino, un uomo senza fissa dimora dato alle fiamme

Romeno di 60 anni dato alle fiamme nei giardini Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora. Ricoverato d'urgenza, riporta ustioni di secondo e terzo grado.

Torino, un uomo senza fissa dimora dato alle fiamme

Un’altra storia triste è stata scritta ieri sera a Torino, quando un clochard 60enne è stato dato alle fiamme nel giardino pubblico di Torino intitolato a Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Aurora. In questa zona, c’è una forte concentrazione di immigrati. 

Ghitza, George per gli amici, è un romeno che da sei mesi aveva trovato casa in una panchina, la stessa in cui ieri sera si era steso per dormire. Un musicista nigeriano, Eddy Erhbor, che ha assistito al fatto racconta: “Un uomo con il cappuccio tirato su e una giacca invernale lo ha cosparso di alcol con una bottiglietta di plastica e poi gli ha dato fuoco con un accendino. Poi è scappato in direzione di corso Novara e non l’ho più visto. Io sono accorso con altre persone e abbiano cercato di spegnere le fiamme“.

Gli operatori sanitari del 118 accorsi in aiuto lo hanno portato all’ospedale San Giovanni Bosco, dove ora si trova sedato e intubato. Le ultime notizie sulle condizioni generali del clochard dicono che riporta ustioni di secondo e terzo grado sul volto, e un edema alla gola: la prognosi resta riservata.

La polizia sta indagando avvalendosi dei filmati di una videocamera installata poco distante e delle testimonianze degli altri senza fissa dimora. Oltre a quella di Eddy Erhbor, c’è quella di Lucian che afferma di sapere chi è stato. Nel suo racconto, si rifà ad un litigio di qualche ora prima tra George e un suo connazionale che non gradiva il fatto che l’uomo, come tutti gli altri clochard, facesse i suoi bisogni ai giardini. 

George, vive nel quartiere Aurora da almeno 10 anni, e in molti lo conoscono. A volte, i negozianti gli affidavano qualche lavoretto che lui svolgeva sempre con piacere. La testimonianza di Mihai Socea, un’altra persona senza tetto, riconosce in George una brava persona, che cercava di vivere in pace con tutti. La gente del posto, racconta, gli portava anche da mangiare.

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