Torino, un uomo a Venaria uccide la moglie sparandole in strada e poi si suicida

A Venaria un uomo sulla sedia a rotelle ha sparato alla moglie in via Druento 150 uccidendola e, pochi minuti dopo, si è suicidato nell'abitazione sparandosi un colpo alla tempia. L'uomo non accettava la separazione.

Torino, un uomo a Venaria uccide la moglie sparandole in strada e poi si suicida

Ieri sera, alle 18:55 a Venaria, una cittadina in provincia di Torino, per l’esattezza in via Druento 150, è avvenuto un omicidio suicidio in pieno giorno e nella via pubblica. Maria Masi, che avrebbe compiuto 42 anni fra pochi giorni, è la donna è stata uccisa da suo compagno Antonino La Targia, 46 enne, con 6 colpi di pistola.

La Targia era costretto sulla sedia a rotelle: poco dopo aver compiuto l’omicidio è salito in casa e si è suicidato con la stessa pistola usata per uccidere la moglie e lo ha fatto sparandosi un colpo alla tempia. La pistola era detenuta illegalmente: da una prima ricostruzione dei militari sembra che il movente possa essere legato alla separazione in atto. La coppia ha due figli, che al momento dell’aggressione erano dalla nonna. I ragazzi e la donna da qualche giorno vivevano dai nonni materni.

La ricostruzione

La coppia era sposata da 15 anni, ma con il tempo il rapporto era diventato difficile. L’uomo, titolare di un solarium, non accettava la separazione. In base a quanto è emerso dalle prime indagini, sembra che l’uomo avesse già minacciato la vita della donna, tanto che i parenti molto preoccupati avevano chiesto l’attivazione del “Codice Rosso”, un provvedimento che nel 2019 ha reso più rapida l’istaurazione del procedimento penale ed accelerato l’eventuale adozione di provvedimenti di protezione delle vittime. 

Nessuno credeva che l’uomo avrebbe potuto arrivare a tanto, soprattutto verso la donna che aveva sempre rifiutato di denunciare il padre dei suoi figli. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire perché Antonino e Maria si siano incontrati da soli e soprattutto quale sia l’origine della pistola, una calibro 9.

Da una prima ricostruzione, i 2 si sono incontrati al chiosco sotto casa, dopo di che si sono avvicinati all’auto della donna, una Dacia color oro. È molto probabile che tra i due sia nato un ennesimo litigio, perché quando la donna è salita sulla sua auto, probabilmente per andarsene, il marito ha estratto la pistola e le ha scaricato addosso molti proiettili.

I testimoni non si sono accorti di quello che era successo, tanto che alcuni hanno aiutato l’uomo a salire i gradini d’ingresso di casa con la sedia a rotelle. Una volta entrato nel suo appartamento, l’uomo ha rivolto la pistola verso di sé e si è sparato un colpo alla tempia, uccidendosi.

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