Torino, primario del reparto covid: "Non si pentono, sono convinti di evitare la malattia, su 16 ricoveri 15 sono no vax".

Il primario di Torino dichiara che su 16 ricoverati per covid 15 sono "No Vax" e che nonostante abbiano contratto la malattia e siano ricoverati in terapia intensiva non si sono pentiti della loro scelta, anzi sono felici perchè così non dovranno vaccinarsi

Torino, primario del reparto covid: "Non si pentono, sono convinti di evitare la malattia, su 16 ricoveri 15 sono no vax".

Il primario Dott. Domenico Vallini, direttore di Medicina D’Urgenza dell’Ospedale Mauriziano, attualmente in reparto ha 16 ricoverati per covid ma di questi 15 sono soggetti “No Vax” e l’unico vaccinato è una persona che ha delle severe patologie ematiche. Attualmente uno di loro è ricoverato in terapia intensiva, 3 in sub intensiva e 12 nei reparti di bassa intensità.

Il primario ci tiene a sottolineare che dei 16 ricoveri solo 1 era un soggetto vaccinato che aveva ricevuto entrambe le dosi di vaccino ma che appartiene alle categorie fragili a causa della sua pregressa malattia ematica.

In base alle dichiarazioni del Dott. Vallini il 98% dei ricoverati sono persone che hanno scelto di non vaccinarsi pur avendone il diritto ed avendo avuto la possibilità di farlo. Alcuni dei ricoverati è ancora titubante se vaccinarsi o meno e dichira di prendere una decisione una volta guarito ma, la maggior parte di loro è ancora ostile al vaccino nonostante la malattia e dichiarano che adesso avendo contratto il virus guariranno dalla malattia e svilupperanno gli anticorpi da soli senza bisogno di vaccinarsi.

IL Professore dichiara che lo scetticismo delle persone verso i vaccini anticovid superano la razionalità e che a causa di questo negli ospedali si vedono situazioni di ogni genere. Secondo Vallino il grande rientro dei torinesi dalle vacanze è già avvenuto e secondo lui l’ondata di contagi si è già esaurita e dichara: “io credo non ci saranno grosse ondate di virus se aumenteranno le vaccinazioni e così si potranno evitare i disastri dello scorso anno e nuovi lockdown. Il tutto rispettando poche e semplici regole come il distanziamento ed i vaccini”.

Il virus non sparità di colpo e continuerà a mutare e noi dovremmo imparare a convivere con lui, ma l’anno prossimo il covid probabilmente sarà un virus presente ma non più così aggressivo e pericoloso come adesso. “In caso contrario, dice il medico, sarebbe un disastro, affrontare un altro autunno come lo scorso ma ci sono buone prospettive per evitare che questo accada”.

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